Riprendiamo su ServireSciacca questo post facebook di Enzo Sabella sul gruppo “Sciacca da amare”, del tutto in linea con il nostro articolo del 13 settembre: NO. NOI NON CE LO MERITIAMO! e con la linea editoriale del nostro giornale civico.

“Queste foto si riferiscono ad una piccolissima rappresentanza di quello che si trova sulle strade periferiche di Sciacca, in particolare le foto si riferiscono alla situazione riguardante la strada che dalla zona cimitero sale sino alla Basilica di San Calogero, per poi ridiscendere dall’altro versante.
Folte schiere di imbecilli passano il loro tempo a “gironzolare” per queste strade (specialmente di sera e complice la scarsa illumiazione ed in alcune zone la completa mancanza di illuminazione a causa di guasti secolari), disseminando il territorio di rifiuti da loro prodotti. Non si capisce bene quale motivo li spinga ad agire in questo modo, perchè la ditta incaricata glieli preleva sin davanti casa e, nel caso di rifiuti ingombranti, possono conferirli al centro di raccolta o prenotare un ritiro presso la propria abitazione.
E allora cos’è che li porta ad agire in questo modo? Il gusto di sporcare ? Fare uno sfregio alla città? O più semplicemente si tratta di persone non registrate e che non pagano la tassa sui rifiuti e temendo di essere scoperti la buttano dove capita?. Io propendo per le prime due ipotesi, gusto, godimento nello sporcare , chiamatelo come volete, e sfregio alle buone abitudini; insomma insomma si tratta di lordi, zozzoni, imbecilli, il quale unico scopo è sfregiare questa città. Non trovo altre spiegazioni. Riguardo alle foto, sono relative al tracciato che dall’ex ristorante “Le Gourmet” arriva sino alla sommità e poi ridiscende. La strada è completamente disseminata da sacchi sacchetti e immondizia varia con dei punti “di raccolta” il primo dei quali al curvone subito dopo “Le Gourmet” poi salendo, un po dappertutto c’è la “marcatura” del territorio da parte di questi imbecilli, con altre “zone di raccolta” tipo sotto la casa prima del curvone dell’entrata del Grande Albergo mai entrato in funzione, Altro punto di raccolta nello spiazzale li vicino e, l’apoteosi sotto i guard rail a partire dalla casetta dei sorveglianti della forestale dove i sacchetti lasciati sono decine e decine. E questo “rilascio” di sacchetti avviene giornalmente. Ora, ovviamente non si può videocontrollare una zona così ampia, e, personalmente credo che con la videosorveglianza si ottenga poco (perchè occorrerebbe un numero abnorme di telecamere e perchè abbiamo visto quando venivano “pizzicati” continuavano lo stesso e continuano ancora) , perchè a costoro basta semplicemente andare a buttarla in altri posti. A mio parere l’unico modo deterrente efficace (se è fattibile, ma abbiamo visto nelle cronache ce altri comuni hanno usato questo metodo), è controllare ogni sacchetto alla ricerca di indizi che portino agli autori, fare delle sanzioni altamente esemplari, denunciarli e portarli in giudizio chiedendo come pena lo svolgimento di pulizia quotidiana per un tempo stabilito delle zone da loro deturpate. Insomma, educarli alla pulizia ed al rispetto della cosa comune. Poi, a parte gli imbecilli, questa immondizia va rimossa dal territorio, non è possibile che resti anni e anni sulle strade, nello specifico, quella è una zona altamente trafficata da turisti, amanti dello sport e della natura, da famiglie che salgono alla pineta , dai novelli sposi che, nonostante tutto, ancora fanno le foto ricordo in questa zona. Tantissimi anni fa con mia moglie portammo in giro delle persone di Salerno e, in tre posti in particolare restarono estasiati, La piazza Scandaliato, il lungomare delle Terme e il “belvedere” di San Calogero. Dissero “Ma voi avete l’oro per i turisti!”. Peccato che nessuno se ne sia accorto, o se se ne è accorto, si è girato dall’altra parte
.”

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