Come è ormai prassi, nella prima parte delle comunicazioni iniziali della seduta consiliare odierna si è dato spazio alle comunicazioni sulla questione termale da parte del sindaco Fabio Termine e del presidente dell’assise Ignazio Messina.

Era presente in aula un numeroso pubblico costituito da componenti del Comitato Civico Patrimonio Termale, unitamente alla presidente dell’associazione “Ora Basta!”.

Con questa presenza – ci dice Pietro Mistretta del Direttivo Comitato Civico – vogliamo rendere visibile alla politica non solo il nostro “esserci” come cittadini e associazioni che si attivano affinché la città si riappropri di un bene comune fondamentale per il suo sviluppo, ma anche l’esigenza di non perdere più tempo con le chiacchiere e l’urgenza di veicolare sulle Terme le attuali risorse finanziarie che ci sono in campo”.

Prima dell’inizio della seduta il presidente ha chiesto a quelli del Comitato Civico di togliere il banner che avevano esposto, identificativo del Comitato Civico con il relativo logo, perché la sua esposizione non sarebbe consentita dal regolarmente consiliare.

Il sindaco Fabio Termine ha riferito che sono in atto interlocuzioni sia con l’assessore Falcone e gli uffici regionali competenti, sia con Cassa Depositi e Prestiti. I documenti da quest’ultima richiesti alla Regione, per poter valutare la presa in carico di tutti o di una parte parte dei beni immobili del complesso termale, non sono ancora pronti e in proposito il sindaco ha detto che proprio oggi gli uffici regionali hanno presentato istanza all’Agenzia del Demanio per conoscere il preventivo dei costi necessari affinché il Demanio provveda ad effettuare le perizie di valutazione dei beni richieste da Cassa Depositi e Prestiti.

Il sindaco ha comunicato inoltre che all’inizio della prossima settimana l’Assessore Falcone dovrebbe far conoscere la data del preannunciato nuovo incontro da effettuarsi a Palermo sulla questione termale con le parti politiche del territorio e le rappresentanze civiche.

Il sindaco ha infine reso noto che il liquidatore delle Terme di Sciacca SpA ha fatto pervenire al Comune di Sciacca una richiesta di saldo e stralcio relativamente al debito tributario che la società in liquidazione ha nei confronti del Comune.

Su quest’ultimo aspetto ha fornito ulteriori elementi il presidente Ignazio Messina: l’ammontare della parte capitale del debito è di 1.089.691 euro, a cui vanno ad aggiungersi 326.907 euro a titolo di interessi e sanzioni.

La proposta del liquidatore, per poter chiudere la liquidazione di Terme di Sciacca SpA, è di pagare al Comune solo la parte capitale di 1.088.691 euro; gli uffici comunali di Ragioneria stanno valutando la richiesta, anche alla luce del fatto che l’esazione dell’intera somma era stata già affidata alla società esterna che si occupa del recupero dei crediti tributari.

Dopo le comunicazioni di Termine e Messina sulla questione termale nessun consigliere comunale ha richiesto di intervenire.

Ha così invece commentato il Coordinatore del Comitato Civico Patrimonio Termale:

“Ci preoccupa fortemente il fatto che ci siano voluti ben tre mesi perché i competenti uffici regionali arrivassero a richiedere un preventivo di costi per delle perizie che Cassa Depositi e Prestiti aveva richiesto a fine giugno e che l’assessore aveva dato mandato di completare entro fine luglio. Andando di questo passo potremmo perdere ogni opportunità di finanziamento. Occorre che i rappresentanti istituzionali della città (Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale) si attivino ulteriormente per esercitare un pressing più efficace nei confronti dei tempi da lumaca propri degli uffici regionali”.

Continuiamo inoltre a registrare un persistente silenzio – dice ancora il Coordinatore – sul parco termale riqualificato che rimane sempre chiuso, sulla titolarità di gestione con relative modalità dell’ex Convento San Francesco e sui motivi della mancata effettuazione della riunione con i deputati regionali del territorio”.

Le comunicazioni iniziali hanno riguardato anche il mancato introito da parte del Comune di Sciacca delle royalties dovute dalla società privata che ha organizzato il Carnevale 2023. È stato confermato che nonostante l’avvenuta intimazione, il 15 settembre, da parte del Comune a pagare entro 10 giorni la somma dovuta di euro 19.661, la società Meridiana Srl non ha ancora provveduto.

Qui a seguire il video della parte del Consiglio comunale relativa alle “comunicazioni iniziali” di cui vi abbiamo detto sopra:

https://youtu.be/NQQErNgNaW0?si=AXto1heyThb_whZG

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