Nella sua ultima seduta il Consiglio comunale di Sciacca ha preso in esame, uno per uno, gli otto articoli del “Regolamento del Garante per i diritti della persona disabile del Comune di Sciacca”, e rispetto al testo portato in aula dal dirigente del II Settore sono state deliberate le modifiche contenute nei dieci emendamenti formulati dalla I e dalla V Commissione consiliare.

Il testo così modificato sarà sottoposto alla complessiva sua approvazione definitiva in occasione della prossima seduta consiliare, nella quale si procederà anche a deliberare l’istituzione nel comune di Sciacca della figura del “Garante per i diritti delle persone disabili”.

Abbiamo chiesto per ServireSciacca una riflessione sull’argomento alla consigliera comunale Daniela Campione, donna da lungo tempo impegnata sul fronte della tutela delle persone con disabilità.

L’approvazione del Regolamento del Garante per i diritti della persona disabile da consentirà nel comune di Sciacca l’istituzione di un Ufficio molto atteso dalle persone con disabilità e dai loro familiari.

In osservanza della Convenzione ONU sui diritti della persona con disabilità, il Garante della disabilità opererà in piena autonomia amministrativa, in forza di un incarico onorario senza alcuna retribuzione.

L’approvazione del Regolamento del Garante per i diritti della persona disabile da consentirà nel comune di Sciacca l’istituzione di un Ufficio molto atteso dalle persone con disabilità e dai loro familiari.

In osservanza della Convenzione ONU sui diritti della persona con disabilità, il Garante della disabilità opererà in piena autonomia amministrativa, in forza di un incarico onorario senza alcuna retribuzione.

Nel regolamento sono individuati sia i requisiti necessari per la nomina, come per esempio probità, esperienza nel campo della disabilità comprovata da un curriculum idoneo da cui si desuma la competenza, sia la non eleggibilità per chi ad esempio è membro di Enti Pubblici o iscritto a partiti politici, o chi comunque comunque per una qualche ragione abbia un’incompatibilità a causa di qualsivoglia interesse personale o professionale.

Il primo step di questo percorso si è compiuto nella seduta del 27 settembre del Consiglio Comunale.

Quasi tutti i consiglieri hanno votato gli emendamenti proposti dalla I e dalla V Commissioni consiliari, apportati al testo del Regolamento proposto dall’amministrazione in carica, e tra questi l’emendamento all’articolo n. 2 che ha sostanzialmente e formalmente stravolto la modalità della nomina del Garante.

Mentre nella bozza regolamentare proposta la nomina sarebbe stata decisa dal Sindaco, valutando le proposte delle Associazioni di volontariato impegnate nel campo della disabilità, l’emendamento approvato conferisce il potere di nomina al Consiglio comunale, previo avviso pubblico. L’approvazione di tale emendamento è passata con il voto di quasi tutti i consiglieri comunali, con il solo voto contrario della sottoscritta Daniela Campione.

E’ significativo precisare sul punto che in moltissimi Regolamenti vigenti presso altri enti pubblici la nomina di questa figura è conferita ai Sindaci e agli organi esecutivi, come per esempio presso la Regione Sicilia sin dal 2012 2012 o a presso il comune di Corleone sin dal 2011.

Senza tralasciare il fatto che la politica di suo non ha lo stesso passo dei bisogni reali della gente, è forte il timore che per la nomina consiliare così come contemplata nel nuovo Regolamento, si possa perdere ulteriore tempo, mentre l’entrata in funzione di questa figura del Garante per i diritti della persona disabile è urgente per attribuire la giusta evidenza e mettere in luce i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari, troppo a lungo disattesi e trascurati.

Così l’approvazione di questo emendamento all’art. 2 il Consiglio comunale ha perso a mio avviso l’occasione di dare il giusto rilievo e riconoscimento alle associazioni portatrici di interessi, che tante, troppe volte sono le uniche a prendere in carico le problematiche dei disabili, marcando piuttosto con questa delibera il distacco tra la Politica e le espressioni della società civile.

L’auspicio è che la procedura di nomina prescelta possa comunque svilupparsi nel modo più rapido possibile e che le associazioni non rinuncino ad unirsi per indicare la persona più competente e capace di assicurare la tutela, la concreta attuazione e la promozione dei diritti delle persone con disabilità, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni internazionali.

DANIELA CAMPIONE

Un pensiero su “Finalmente superato il primo step consiliare sul Garante per i diritti delle persone disabili”
  1. In teoria la nomina, da parte del consiglio comunale del garante della disabilità, dovrebbe essere quella più idonea, poiché non dipendente dalla giunta in carica, poiché essa è temporanea. Quindi non si avrebbe una figura che potrebbe essere di parte
    Però non essendo un’ esperta potrei anche sbagliarmi.

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