L’incontro con i sindaci dell’hinterland e con il Comitato Civico Sanita’, convocato per domani pomeriggio dal sindaco di Sciacca Fabio Termine con oggetto le problematiche ospedaliere e sanitarie del territorio, fa registrare un nuovo e durissimo intervento di Alessandro Capurro, presidente della ONLUS “Orazio Capurro – Amore per la vita”, che come noto aveva immediatamente contestato la mancata convocazione alla riunione della sua associazione.

Due brevi nostre annotazioni introduttive prima di passare ai contenuti di questa ulteriore presa di posizione. La mancata risposta del sindaco, che Capurro mette sotto accusa, rispecchia purtroppo un atteggiamento che caratterizza negativamente ormai da tempo le diverse amministrazioni pubbliche, e il Comune di Sciacca non fa certo eccezione in questo senso: si perde il conto delle richieste da parte di associazioni e mezzi di informazione, su argomenti anche importanti, alle quali le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo non hanno mai dato risposta, e anche l’amministrazione Termine sta prendendo questa strada. La seconda osservazione riguarda il fatto che ServireSciacca, nell’editoriale di ieri dedicato proprio alla riunione indetta dal sindaco, ha scritto che Fabio Termine non è partito con il piede giusto, proprio riferendosi al mancato invito nei confronti della predetta ONLUS.

Ma eccoci alla dichiarazione odierna di Alessandro Capurro, che porta come titolo:

CHIEDERE È LECITO, RISPONDERE È CORTESIA, MA PER UN SINDACO È DOVEROSO

e viene motivata dal “non voler fare passare inosservato quanto sta subendo l’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS”.

Si fa innanzitutto osservare che “mentre altre realtà “associative” e “politiche”, compresa l’amministrazione comunale, erano dormienti sulla tematica “Sanità”, sia ospedaliera che territoriale, è stata proprio l’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS a tenere accesi i riflettori, non solo cercando di dare voce alle segnalazioni che provenivano e che provengono dai sanitari e dagli utenti, ma anche stimolando un dibattito e soprattutto formulando proposte concrete nel tentativo di risolvere le numerose e gravi criticità che ormai da diversi anni vivono i Presidi Ospedalieri di Sciacca e di Ribera ed il D.S.B. di Sciacca.

Capurro evidenzia il fatto che la sua associazione “ non ha effettuato “solo” importanti donazioni ma è stata spesso l’unica voce che ha segnalato ed affrontato coraggiosamente le gravi difficoltà che la Sanità sta vivendo nel nostro territorio, e solo per citarne qualcuna:
● la gravissima carenza di personale sanitario;
● la mancanza di numerose ed importanti Unità Operative alcune delle quali previste dalla Rete Ospedaliera, prime fra tutte la Neurologia e la relativa Stroke Unit, questioni queste ultime sulle quali ci siamo impegnati tantissimo;
● la chiusura di fatto o la sospensione o il rallentamento delle attività di alcuni reparti;
● le scelte politiche molto discutibili riguardo certi investimenti, certi spostamenti, certe chiusure e certe aperture in un Presidio piuttosto che in un altro.

“Tutti questi – fa presente Alessandro Capurro – sono temi che conosciamo bene e che abbiamo puntualmente segnalato al Sindaco del Comune di Sciacca”.

Viene a questo punto ribadito un passaggio definito molto importante e dal quale deriva ancora maggiore amarezza per quanto sta accadendo: “è stata l’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS a proporre e chiedere per primo al Sindaco, fin dal suo insediamento e non certo solo una volta, di convocare un tavolo tecnico ed un incontro con tutti i sindaci ed i deputati regionali del territorio, coinvolgendo e soprattutto ascoltando anche una rappresentanza di sanitari, anche in separata sede, per un confronto sincero ed avulso da qualsiasi influenza”.

“La nostra ONLUS – aggiunge il presidente – ha anche proposto un’importante iniziativa, un percorso che dovrebbe condurre al ritorno per l’Ospedale di Sciacca ad Azienda Ospedaliera o in alternativa alla costituzione di un’ Azienda Sanitaria Territoriale che riunisca gli Ospedali di Sciacca, Ribera e Castelvetrano, con una propria autonomia economico-finanziaria ed amministrativa”.

Per realizzare questa proposta – argomenta Alessandro Capurro – occorrerebbero la condivisione ed il sostegno dei Sindaci dell’hinterland e della deputazione regionale del territorio, superando qualunque appartenenza politica. Abbiamo condiviso questa proposta con il nostro Sindaco che ha espresso interesse, apprezzamento e sostegno. La ONLUS ORAZIO CAPURRO ha chiesto al Sindaco la convocazione di un incontro con tutti i Sindaci del territorio per discutere ed affrontare la questione Sanità, quindi siamo davvero perplessi di questa sua decisione di escludere la ONLUS ORAZIO CAPURRO ed estendere invece l’invito ad altre realtà”.

Se il Sindaco avesse deciso – precisa Capurro – di convocare ed invitare all’incontro solamente i sindaci ed i deputati ed incontrare prima ed in separata sede le realtà associative allora non avremmo avuto nulla da obiettare, ma siccome l’invito all’incontro è stato esteso anche ad altre realtà allora si è trattato di un’esclusione mirata.”

“Avendo fatto tanto per l’Ospedale di Sciacca e per il Distretto Sanitario di Base di Sciacca, non solo a parole ma anche con i fatti – prosegue Capurro – raggiungendo anche importanti obiettivi, ci aspettavamo un coinvolgimento concreto ed ufficiale, anche e soprattutto in queste fasi così importanti e decisive nelle quali si devono valutare le proposte e costruire le basi solide per eventuali iniziative da portare avanti”.

Ad oggi invece non è ancora neppure giunto un chiarimento dal Sindaco, nonostante fosse stato dalla ONLUS richiesto, che spiegasse le ragioni di questa scelta/esclusione. Secondo un antico proverbio “licet quaeras, responsum est comitate”, sarà pure cortesia ma l’interlocuzione o meglio la risposta in alcune situazioni è doverosa, soprattutto se la domanda proviene da una ONLUS ed è rivolta al Sindaco”.

Le reazioni che sono arrivate dai sanitari, da ex sindaci, da manager della Sanità, da numerosi consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, dimostrano quanto questa scelta di escludere la ONLUS ORAZIO CAPURRO da questo importante incontro istituzionale ed ufficiale sia da considerarsi sbagliata” conclude Alessandro Capurro.

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Un pensiero su “IL SINDACO NON RISPONDE E LA CAPURRO ONLUS SI INDIGNA ANCOR DI PIÙ”

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