Il Comitato Civico Patrimonio Termale prosegue anche oggi la sua infaticabile azione all’interno delle scuole.

Stamattina è stato presso l’Istituto Don Michele Arena, nel plesso di via Nenni, dove su richiesta dei rappresentanti di istituto ha incontrato i rappresentanti delle singole classi riuniti insieme. Un incontro che si spera proficuo in termini di partecipazione alla manifestazione del 6 Marzo, considerato che molti degli alunni di questo istituto sono pendolari.

I dirigenti scolastici delle superiori di Sciacca hanno scelto, per la giornata del 6 marzo, la strada dell’assemblea mensile indetta dagli studenti, diversamente di quanto avvenuto per la manifestazione sulla sanità ospedaliera, e questa scelta ha come risultato pratico quello di responsabilizzare maggiormente i singoli studenti circa la partecipazione o meno al corteo per le Terme.

Appare evidente come la partecipazione degli studenti sia di particolare importanza non solo sotto il profilo della numerosità dei manifestanti, ma anche perché rappresentano quel futuro che è il maggior interessato al rilancio termale del territorio di Sciacca. Ed è anche importante, sotto l’aspetto educativo, la partecipazione del mondo scolastico in sé come istituzione, comprensivo quindi di dirigenti, insegnanti e personale non docente, in quanto è proprio “la scuola” ad essere chiamata ad una presenza di testimonianza attiva.

Altro aspetto importante è quello di una partecipazione attiva dei commercianti e degli quindi degli esercizi commerciali di Sciacca.

Qui di seguito, a conclusione dell’articolo, trovate il documento con il quale Spazio Centro, attraverso il suo rappresentante Aurelio Pellegrino, aderisce al 6 Marzo e rivolge il suo appello indifferentemente a tutti i commercianti di Sciacca.

A tale appello si aggiunge quello già inviato alla categoria dal Direttivo del Comitato Civico, nel quale si esprime un invito esplicito alla chiusura reale ed effettiva dei negozi nella mattinata del 6 marzo, non solo per favorire la partecipazione delle persone che vi lavorano, ma sopratutto per lanciare un segnale molto forte all’intera comunità cittadina: quello che i commercianti sono in prima linea nel comprendere la grande importanza che un rilancio termale di Sciacca può avere a favore della propria categoria e nel comprendere quanto possa essere potente il segnale sociale che scaturisce dalla chiusura dei negozi, a favore di una mobilitazione civica e popolare che deve vedere come protagonisti tutti i suoi componenti.

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