L’anno era il 1988. C’erano 12 carri in concorso al Carnevale di Sciacca. Tra questi il carro dell’Associazione “la Giara” dal titolo “Cin Cin”. Era il primo anno di collaborazione di Angelo Pumilia con il sodalizio che annoverava tra i suoi soci e collaboratori Salvino Galluzzo, Pippo Montalbano, Giovanni Palagonia e altri.

Conclusasi la collaborazione con i Perconte, dopo Kilimangiaro (1987), Pumilia si inventa un gruppo mascherato che sia in stretta corrispondenza con il tema del carro. Era questo, negli anni 80, il credo di tutti i creativi del Carnevale: i costumi del gruppo che sfilava davanti al carro allegorico doveva immediatamente richiamare il soggetto sviluppato dal carrista.

Le coreografie, di conseguenza, dovevano attenersi a temi musicali originali, per quanto concerneva l’inno, e anche a motivi sempre attinenti al tema.

Emanuele Scaduto scrisse l’inno del carro Cin Cin. Angelo creò i costumi del gruppo: tanti e diversi bicchieri, dalla flute per lo spumante, al calice da acqua e da vino. L’anno precedente, quello di Kilimangiaro, 400 ragazzi si erano iscritti al gruppo. Tutti e 400 avevano sfilato e ballato ordinatamente davanti al carro, facendo ondeggiare i loro copricapi di rafia colorata in un crescendo di ritmo e danza.

Ma per Cin Cin non era facile reclutare ragazzi disposti a sfilare con dei bicchieri in testa. Che poi si rivelarono leggerissimi perchè realizzati in vetro resina e comodi da indossare. Soprattutto le mamme erano perplesse all’idea che dei loro figli si vedessero soltanto gli occhi. Il gruppo fu meno numeroso e…meno male. Altrimenti ci sarebbe voluto un intero servizio di bicchieri!

Tuttavia, l’effetto scenico di quei bicchieri, allineati per forma e per colore, l’eleganza dei movimenti coreografici, l’ondeggiare ritmato sulle note di un inno mai dimenticato, il ballo dei camerieri che chiudeva l’esibizione sul palco, attirarono l’attenzione di un ospite d’eccezione di quell’anno: Pippo Baudo.

Un ospite d’onore che si rivelò importante perla crescita del Carnevale che, dagli anni 80 traghettava agli anni 90 con i migliori auspici . Furono i ragazzi di Cin Cin a suscitare l’ammirazione del grande presentatore che più volte si congratulò con i rappresentanti dell’Associazione e con Angelo Pumilia per quella fantastica idea dei bicchieri danzanti. Ancora oggi, in occasione di festeggiamenti vari, da Capodanno ai compleanni ascoltiamo con gioia le note di “Cin Cin, beviam beviam”

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