È stato un recital teatrale molto bello e particolare quello svoltosi stamani nella Casa Circondariale di Sciacca, nell’ambito del Progetto “Liberarsi dalla violenza “ e della campagna “Insieme contro la violenza di genere” del Ministero della Giustizia.

Per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e nel nome dell’inclusione, la direzione della Casa Circondariale di Sciacca ha voluto organizzare, in collaborazione con il Liceo Artistico G. Bonachia di Sciacca, un recital teatrale dal titolo “Storie di genere”, a cura degli alunni del suddetto Liceo e delle persone qui detenute, sotto la direzione artistica dei professori Anna Rosalia Misuraca e Franco Bruno.

La scelta di realizzare tale attività teatrale ha rappresenta altresì una continuità in seno al progetto “Liberarsi dalla violenza”, che la psicologa dr.ssa Maria Grazia Bonsignore sta conducendo nell’ambito dell’attività prevista dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e relativa al trattamento intensificato per detenuti autori di reati contro le donne.

Una giornata bella e particolare, che ha visto collaborare e realizzare insieme il recital dieci alunni del Liceo Artistico e altrettanti detenuti, cinque soltanto dei quali è stato possibile fotografare:

Sul valore del progetto si è soffermato prima dell’evento l’insegnante, attore e regista Franco Bruno:

Una giornata bella e particolare perché ha suggellato il cambio di guardia alla direzione della Casa Circondariale di Sciacca: la dottoressa Marilena Scaravilli (a destra nella foto) è la nuova dirigente, 32 anni, messinese, alla sua prima direzione carceraria. Prende il seguito della dottoressa Giovanna Re (a sinistra nella foto), la cui gestione illuminata dell’istituto penitenziario è stata in questi anni particolarmente apprezzata:

La dottoressa Re ha voluto nell’occasione esprimere anche il suo personale apprezzamento per il clima di grande collaborazione che a Sciacca contraddistingue i rapporti del mondo carcerario con l’istituzione comunale e l’associazionismo, un esempio virtuoso di sinergia tra la società civile all’esterno e l’istituto penitenziario, nel nome della funzione rieducativa della pena e dell’educazione alla legalità.

La nuova dirigente, nel dirsi favorevolmente impressionata dall’ambiente trovato a Sciacca, ha assicurato il proprio impegno nella prosecuzione dell’azione intrapresa dalla dirigente in uscita.

Il significato particolare di questo recital teatrale è stato significativamente illustrato nella breve introduzione della psicologa dottoressa Maria Grazia Bonsignore:

Poi, sul palco, cinque storie di donne, storie di violenza e di riscatto, a cui hanno dato voce gli alunni del Liceo Artistico Bonachia, che ServireSciacca ha ripreso:

LE ALTRE TRE STORIE VERRANNO INSERITE A SEGUIRE

Dopo gli studenti dell’Artistico, dieci detenuti hanno interpretato un simpaticissimo dialogo in dialetto siciliano scritto da Franco Bruno.

E per finire, un racconto denominato “Bianca”, scritto da Anna Burgio e magistralmente interpretato dalla voce della professoressa Anna Lia Misuraca.

E mentre Anna Lia Misuraca raccontava, studenti e detenuti insieme davano colore ad una tela bianca, realizzando questo disegno:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *