Sulle problematiche dell’ospedale di Sciacca interviene oggi il consigliere comunale indipendente Giuseppe Catanzaro, con una propria nota indirizzata al sindaco.

“La situazione riguardo la problematica sanitaria ha visto, negli ultimi giorni, susseguirsi aggiornamenti rilevanti, dice.

Le dichiarazioni di Salvatore Iacolino riguardo ai tavoli tecnici pronti a partire sulla nuova rete ospedaliera hanno un peso notevole nelle dinamiche di azione politica da mettere sul campo.

Non abbiamo tempo da perdere: che il punto fosse l’aggiornamento della rete ospedaliera era chiaro da tempo ed in aula, quando ero ancora in maggioranza, provai a dirlo a gran voce, senza essere ascoltato granché. Oggi, dobbiamo correre.

Per tale ragione, per la seconda volta nel giro di poche settimane, invito pubblicamente il sindaco Termine a coinvolgere le forze politiche presenti in aula e non, sul tema ospedale. Se serve, provvederò anche a comunicazione istituzionale.

Il sindaco renda edotta la città sull’incontro preannunciato con l’assessorato regionale, sulle possibili date entro cui si svolgerà e soprattutto sulla strategia che si sta mettendo in campo dal punto di vista politico ed amministrativo in difesa del nostro nosocomio.

Un pensiero su ““Per l’ospedale il sindaco coinvolga le forze politiche della città, è un momento storico””
  1. Ieri era prevista ( dopo quattro anni dal bando) la prima prova del concorso a primario di pediatria per l’ospedale di Sciacca. Finalmente il direttore sanitario aziendale dott Cassara’, dopo avere incontrato i nostri medici pediatri, era riuscito a imporre alla commissione di decidere una data per la prova.
    Viene deciso il 5 settembre e convocati coloro che avevano partecipato al bando.
    I quattro dirigenti che che si presentati alla prova scritta, si sono visti dire dalla commissione che il concorso slitta perché non erano stati valutati i titoli. Si può a quattro anni dal bando, sentirsi dire la mattina dell’espletamento del concorso che i titoli Non erano stati valutati? Io credo che a questo punto occorra cominciare a valutare seriamente la possibilità di staccarci da Agrigento. No come azienda ospedaliera, ovviamente
    Ma come azienda asp selinuntina che coinvolga il territorio e ospedali di Castelvetrano, Ribera e Corleone. Ovviamente ci saranno carenze di medici e infermieri, ma almeno non ci prenderanno per i fondelli.

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