Dall’articolo di ServireSciacca con il titolo “ Dott. Zappia, sono l’ultima Din Chisciotte”, riguardante la lettera scritta dalla signora Angela Sclafani al commissario straordinario ASP di Agrigento dr. Mario Zappia, è scaturita una significativa presa di posizione in termini di solidarietà da parte dell’on.le Margherita La Rocca Ruvolo, deputata all’assemblea regionale e componente della Commissione Sanità.

Nel mio ruolo di politico e parlamentare regionale eletto in questo territorio – dice la nota dell’on.le La Rocca, mi sento in dovere di esprimere la mia personale solidarietà alla signora Angela Sclafani e a tutte le persone che come lei, quotidianamente, vivono disagi e disavventure all’ospedale di Sciacca che dovrebbe essere un Dea di I livello ma che ancora oggi, dopo anni di tavoli, confronti e proteste, non riesce a garantire, per carenza di personale, un’assistenza sanitaria adeguata ai cittadini del comprensorio saccense. Paradossale appare anche la vicenda della Neuropsichiatria infantile, con un concorso bandito da due anni, mai espletato e rinviato più volte alla vigilia delle prove concorsuali mentre si lasciano i bimbi in lunghissime liste d’attesa.

Non è vero che i medici non si trovano, è vero piuttosto che l’Asp di Agrigento li sta facendo scappare verso altre destinazioni.

Ritengo che l’Asp debba intervenire con urgenza per reperire il personale necessario a garantire il corretto funzionamento dei reparti, non si può continuare a sperare nei gesti eroici di medici, infermieri e operatori sanitari costretti ad operare in condizioni di grande difficoltà ai quali va il mio più sincero ringraziamento”.

Dott. Zappia, sono l’ultima Don Chisciotte…

DiREDAZIONE – SET 5, 2023

Si chiama Angela Sclafani, fa parte di CittadinanzAttiva, vuol essere insomma una cittadina attiva, ma come altri cittadini attivi è stanca di lottare contro muri di gomma…

Ha preso carta e penna, si fa per dire perché adesso si usa il pc, e ha scritto direttamente al direttore generale e commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, l’ormai celebre dr. Mario Zappia.

Questo il testo della lettera:

“Dott. Zappia, sono l’ultima Don Chisciotte, consapevole però di lottare contro un muro di gomma, in quanto rivolgersi a lei è come parlare da soli.
Io sono tosta, ho la mia età e non posso rassegarmi alle condizioni in cui versa l’ospedale di Sciacca. 

Il 14 maggio del 2021 dopo una esperienza avuta al pronto soccorso, scrissi a lei una lettera, alla quale né lei, o chi per lei, si è adoperato per darmi una democratica risposta
Nel pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca ad oggi nulla pare che sia cambiato. 

In questi mesi, per mio marito, ho avuto occasione per necessità di frequentare il reparto urologia. 

Chiedo a lei, Dott. Zappia, se si può tenere un reparto in queste condizioni, con un primario
tuttofare e privo del necessario personale che lo sostenga. 

Operare, visitare, spingere le carrozzelle degli ammalati, fa tutto da solo; ovviamente sto parlando del dott. Michele Barbera.
Mattinate intere per riuscire a parlare con lui tra un operazione e l’altra, e lui molto gentilmente continua a scusarsi con tutti gli ammalati.

Solo per questo proporrei una bella medaglia, dott. Zappia, i medici che si comportano così vanno premiati, non crede?
Mi dica Dott. Zappia, qual è il disegno politico sul reparto urologia e su tutto l’ospedale di Sciacca? 

Diteci cosa volete farne, così almeno ci rassegniamo al nostro destino… senza continuare questa lunga agonia”.

Sciacca il 04 09 2023
Sclafani Angela

Un pensiero su “La Rocca Ruvolo, solidarietà a tutte le persone che vivono disavventure all’ospedale di Sciacca”

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