FerdinanDea, viaggio nel Mediterraneo è un vernissage che ha la sua location nella suggestiva cornice della ex Chiesetta di S. Antonio Abate (Discesa Campidoglio) e che rimarrà aperta al pubblico fino al 16 Luglio.

Protagoniste sono due artiste che coltivano da alcuni anni la comune passione per l’Arte: Raffaella Riccobene ed Elisabetta Marinello. Entrambe di Sciacca, hanno seguito percorsi diversi ma paralleli nello stesso tempo, con Elisabetta che ha approfondito i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove ha conseguito la laurea quadriennale in Decorazione e quella specialistica in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, impadronendosi di vari linguaggi artistici ; e Raffaella che nel 96 ha seguito un corso di decorazione e restyling del mobile antico per immergersi nell’universo dei pigmenti naturali, affascinata dai colori, dagli odori e dalle infinite possibilità della miscelazione di questi elementi e da allora non si è più fermata.

Elisabetta e Raffaella con Renato Sanfilippo, “custode” della ex Chiesetta di S. Antonio Abate

Nelle opere di Raffaella, il Mito diventa la cassa di risonanza dell’animo umano, emblema di emozioni, da quelle più tenere e poetiche a quelle violente. E poi, il Mare, il Mediterraneo, assunto quasi come un imperativo, il grande protagonista di questo percorso che si snoda attraverso
Cultura, Arte e Mito, lasciando a quest’ultimo il compito di voce narrante delle vicende di un popolo. 

Dalla preparazione della base con il gesso e le colle animali, alla miscelazione dei colori con terre e pigmenti e delle vernici con resine e cere fino all’applicazione della foglia d’oro, è una magia, quasi una esperienza mistica che si rinnova di volta in volta. Come in una fucina primordiale, Raffaella conosce, sperimenta, prova, mescola, carpisce segreti agli elementi come formule magiche che si svelano e si fanno materia sotto le sue mani.

Elisabetta studia e reinventa varie tecniche pittoriche del passato, mescolando con
uno studio alchemico la materia che si concretizza sulla superficie, tela, tavola e carta, che oggi
sente come inizio autonomo e personale della sua ricerca, piena di colori intensi e materici. Blu, azzurro, celeste, oro come il mare e il cielo, che incontra la terra e il sole della sua Sicilia

Due donne, due amiche che hanno trovato la loro realizzazione personale nell’incontro con l’Arte che ha trasformato le loro vite, coinvolgendole con la magia della sperimentazione, della sfida con la materia, con i guizzi della creatività. Due storie belle , di quelle che ci piacciono tanto. Visitare la loro mostra sarà un piacere per tutti.

Un pensiero su “Raffaella, Elisa, l’arte e l’amicizia”
  1. Il mare come metafora e fonte di vita nell’espressività geniale di due artiste che con la loro sublime arte esprimono l’anima più profonda di Sciacca.

    Rino Dulcimascolo

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