Non si è fatto attendere il riscontro del Comitato Civico Patrimonio Termale al dibattito consiliare che ieri sera, nella prima parte dei lavori del consiglio comunale, ha riguardato la tematica termale, a seguito della richiesta di chiarimenti presentata da alcuni consiglieri comunali , che volevano avere notizie dal sindaco in ordine alla riunione in programma a Palermo il 28 giugno con esponenti del governo regionale, scaturita dalla richiesta da quella che i richiedenti hanno erroneamente indicato come “Associazione pro Terme”.

Non di associazione si tratta, ma del Comitato Civico, che così oggi si rivolge all’organo consiliare e con esso all’intera città nella seguente lettera aperta:

“Desideriamo esprimere il nostro più vivo apprezzamento e compiacimento, facendoci portavoce delle numerose associazioni e degli oltre tre mila cittadini che si riconoscono nel nostro Comitato Civico, per il dibattito che, durante le “comunicazioni” nell’ultima seduta del consiglio comunale, è stato dedicato alla problematica termale e al programmato incontro del 28 giugno con i vertici governativi della Regione.

Nel nostro documento del 6 marzo 2023 avevamo già evidenziato e riconfermato con forza la necessità di presentare al nuovo governo regionale la questione termale di Sciacca unitamente ad una strategia e proposta di soluzioni che fosse espressione UNITARIA della città nel voler riaperte le proprie Terme e che coinvolgesse tutti i consigli comunali del territorio; richiesta questa reiterata in un nostro recentissimo incontro con il sindaco, unitamente alla volontà espressa di voler coinvolgere il presidente del consiglio comunale, la deputazione territoriale e i sindaci del territorio.

Avendo avuto modo di verificare che il Sindaco si stava muovendo in questa direzione, per evidenziare maggiormente il carattere di urgenza della questione abbiamo anche intrapreso l’iniziativa di una nostra autonoma richiesta di incontro con i vertici governativi regionali, contenuta in una lettera in cui abbiamo anche posto specifiche domande all’assessore Falcone, missiva che abbiamo fatto pervenire ai destinatari istituzionali per il tramite dei deputati regionali del territorio A questi ultimi abbiamo anche chiesto (a tutti…) di supportare il valore delle nostre specifiche richieste all’assessore con interrogazioni parlamentari bipartisan, così come oggi noi chiediamo ai nostri consiglieri comunali di attivare ogni possibile sinergia con i gruppi parlamentari presenti in ARS affinché il problema TERME DI SCIACCA diventi di attualità in assemblea regionale e nell’agenda della politica siciliana.

Vogliamo ricordare che, sempre su iniziativa di questo Comitato Civico Patrimonio Termale, il precedente consiglio comunale aveva, immediatamente prima del suo autoscioglimento, deliberato all’unanimità un documento politico sulla questione termale di Sciacca, indirizzato al presidente Musumeci e all’assessore dell’economia di quel tempo, documento sottoscritto anche dalla sindaca Valenti, dal nostro Comitato Civico e da altre due associazioni civiche, e i cui contenuti rimangono oggi in gran parte ancora attuali.

Diciamo questo per evidenziare come l’unità di tutte le componenti della città, nessuna esclusa, sia sempre stata ritenuta dal nostro Comitato un presupposto essenziale per raggiungere l’obiettivo del rilancio e della valorizzazione del nostro patrimonio termale , così come ci ha lasciato perplessi il fatto che tra tante interrogazioni e dibattiti consiliari non fosse stato dato finora alcuno spazio ad una tematica fondamentale per la nostra città come quella termale.

I contenuti del dibattito di ieri sera ci rassicurano e ci confortano, perché condividiamo in pieno il contributo propositivo espresso in tutti gli interventi dei consiglieri Bono, Bellanca, Bivona, Brucculeri, Catanzaro Giuseppe, Curreri, Campione, Leonte e Messina, in particolare per quel che riguarda l’appello al gioco di squadra, alla condivisione, al coinvolgimento di TUTTI, a Sciacca come nel territorio. Come ha detto il consigliere Bono c’è una “guerra” da vincere, nella quale la controparte è la Regione. E’ vero, per cui occorre mettere insieme forze e risorse, e presentarsi alla Regione con idee, progetti e proposte ben precise. Noi del Comitato Civico Patrimonio Termale ci siamo sempre stati e continueremo a esserci: non andremo a Palermo per dire soltanto che “bisogna riaprire le Terme”, ma a portare idee e proposte che chiunque abbia letto i nostri documenti conosce bene e si possono interamente ritrovare sulla nostra pagina facebook”.

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