La Scuola Media A. Inveges ha celebrato il 23 Maggio, Giornata della Legalità contro tutte le mafie, in un modo bello e significativo, facendo scoprire agli alunni delle terze classi la nobile figura di un nostro illustre concittadino, che da sindacalista sacrificò la propria vita nella lotta contro la mafia agraria: Accursio Miraglia.

È ormai diventata celebre, con riferimento a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’idea che le loro idee continuano a camminare sulle nostre gambe, le gambe di chi nella vita si schiera a difesa della legalità contro i soprusi, ma il testimone di questa lotta civica contro la mafia arriva da molto lontano nel tempo e Accursio Miraglia, con la splendida storia della sua vita e della sua morte, è sempre lì a dimostrarcelo, tramandandosi intatta la sua memoria di generazione in generazione.

Stamattina una rappresentanza della Media Inveges, con la dirigente scolastica Mariangela Croce, alcune insegnanti e due ragazzi per ciascuna classe terza, sono arrivati nel giardino di piazzetta Lazzarini per onorare la memoria di Accursio Miraglia deponendo una corona sul monumento a lui dedicato.

Qui la preside Croce, l’assessore Mannino e il prof. Nico Miraglia, che come presidente della Fondazione cura questo importantissimo trapasso di memoria del sacrificio del proprio padre, con poche ma significative parole si sono rivolti ai presenti attraverso il microfono di ServireSciacca:

Profonde e piene di senso quelle profetiche parole dell’ultimo comizio di Accursio Miraglia, prima di essere assassinato, che la dirigente scolastica ha fatto risuonare nel suo intervento.

Ha concluso il segretario provinciale della CGIL, che ha anche evidenziato l’importanza di una stampa libera nella lotta contro la mafia e il malaffare.

Subito dopo, oltrepassata la strada, Nico Miraglia ha indicato agli studenti il luogo esatto in cui Accursio Miraglia cadde vittima del fuoco mafioso e ha raccontato loro della imponente partecipazione popolare al corteo funebre del padre, il cui ricordo è ancora vivo nella memoria storica di Sciacca.

La giornata dedicata dall’Inveges ad Accursio Miraglia è poi proseguita all’interno della scuola, con un momento comunitario dedicato a tutti gli alunni delle classi terze.

Qui ancora Nico Miraglia e il novantacinquenne Calogero Santangelo, che Miraglia lo conobbe bene, hanno tratteggiato con ancor maggior profondità il profilo di un uomo diventato eroe, come Giovanni Falcone, che non ha arretrato di fronte al richiesto della morte pur di improntare la propria vita a quei valori di legalità che me costituivano il fondamento.

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