Per la commemorazione del XXXI anniversario della strage mafiosa di Capaci, in cui morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani), la Scuola Secondaria di Primo Grado ” A. Inveges” organizza un’attività sulla Legalità dal titolo “Una testimonianza di Legalità”.

La finalità è quella di far conoscere agli alunni delle terze classi e poter onorare la memoria di un “Martire della Legalità ” della nostra città: Accursio Miraglia.

Nella prima parte della mattina del 23 maggio, alle ore 9.00, una delegazione di ragazzi, insieme ai docenti accompagnatori, al Dirigente scolastico e al prof. Nico Miraglia, figlio di Accursio, si recherà nel giardino di piazzetta Lazzarini per rendere omaggio, con una corona di fiori, al Monumento in onore del sindacalista ucciso per mano mafiosa. In quella sede gli alunni potranno così conoscere, tramite la testimonianza diretta del figlio, le vicende che hanno portato all”uccisione di Accursio Miraglia. Attraverso la testimonianza e il ricordo, si può infatti tenere viva la memoria di chi ha sacrificato la sua vita per la giustizia e il rispetto della Legalità e per un futuro libero dalle mafie.

Nella seconda parte della mattinata, il prof. Miraglia incontrerà invece tutte le classi terze nella palestra dell’Istituto. Gli alunni potranno venire così a conoscenza di alcuni dettagli della vita del sindacalista saccense, tramite i ricordi diretti del figlio che mostrerà loro dei documenti e farà vedere un  cortometraggio. Inoltre, interverrà un altro testimone che ha conosciuto personalmente il sindacalista; i suoi ricordi contribuiranno a far conoscere ai ragazzi altri aspetti della figura di Miraglia. 

Grazie a queste iniziative, la Scuola vuole contribuire alla costruzione di una cultura condivisa della legalità. 

I ragazzi, infatti, si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli in cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine; provocando una forte tendenza all’individualismo o anche alla devianza. In un’ottica di reale prevenzione, la scuola deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. Promuovere la cultura della legalità nella scuola, significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. 

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