Ieri il Comune di Sciacca ha emesso un comunicato stampa relativo alle due panchine che sono state colorate di rosso sul belvedere del Fondo Bernardo, delle quali abbiamo dato notizia con altro nostro precedente articolo.

Tale comunicato, dopo averne descritto il contenuto, ci offre lo spunto per una considerazione che vogliamo portare all’attenzione dei nostri lettori, degli amministratori e dei dirigenti comunali.

Si fa riferimento, come detto, all’iniziativa delle due associazioni cittadine formate da sole donne (Inner Wheel e Fidapa, con partner istituzionale l’Assessorato comunale alle Politiche Sociali) di far colorare in rosso due delle panchine posizionate sul Belvedere di fondo Bernardo. Sopra queste due panchine sono state collocate due targhe con i loghi delle due associazioni. In una è riportato l’appello “Stop alla violenza sulle donne”; nell’altra una frase di Benedetto Croce: “La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla”.

Un luogo vocato a contemplare la bellezza della costa di Sciacca, quale è il belvedere in questione, può adesso fornire anche lo spunto per riflettere su un argomento sociale di particolare importanza e tragicità, sul quale non bisogna mai abbassare l’attenzione, come è appunto quello della violenza sulle donne.

“In un luogo simbolo per contemplare la bellezza della costa di Sciacca – dice nel comunicato l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Sinagra – abbiamo voluto inserire un simbolo che ogni giorno e in grande evidenza rammenterà ai frequentatori del sito l’attualità della violenza sulle donne e l’urgenza di intervenire con ogni mezzo, anche quello culturale”.

“L’iniziativa di ieri – conclude l’assessore Sinagra – è servita anche a focalizzare l’attenzione di associazioni e club service verso la formulazione di proposte per il recupero e l’arricchimento di luoghi simbolo della città”.

È proprio da questa ultima osservazione che prende le mosse la considerazione di cui si accennava all’inizio e che si riferisce innanzitutto agli uffici comunali e alle due precedenti amministrazioni.

Da più parti (testate giornalistiche e associazioni civiche) nel corso degli anni è stata ripetutamente richiesta una adeguata valorizzazione e manutenzione di questo belvedere, che lo stesso assessore Sinagra definisce come un luogo simbolo.

Da molti anni questo spazio pubblico è stato infatti quasi del tutto abbandonato a sé stesso e privato di ogni significativa cura manutentativa.

La stessa inaugurazione di queste due panchine pitturate di rosso ha in un certo qual modo confermato la persistente riluttanza degli uffici comunali a gestire al meglio questo spazio panoramico, una riluttanza che assume i contorni del menefreghismo.

Lo confermano:

⁃ l’erba falciata per l’occasione solo nell’area immediatamente circostante le due panchine

⁃ la potatura solo della siepe antistante le panchine in questione e ad un’altezza che comunque, da seduti, continua a impedire la visione del panorama

⁃ il perdurante abbandono in cui continua ad essere lasciata la panchina ubicata nella parte laterale, quasi totalmente sommersa da vegetazione, nonostante sia stata oggetto nel tempo di innumerevoli servizi giornalistici con tanto di fotografia e veri e propri appelli per la sua “sistemazione”.

“Quello che fai fallo bene” dice una massima che viene attribuita a Santa Chiara.

Qui da noi a Sciacca invece questa panchina ormai simboleggia che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e di chi si rifiuta anche di prestare il minimo ascolto agli spunti e alle richieste provenienti dalla società civile e dalla stampa.

Così come l’intervento effettuato per l’occasione dell’evento incentrato sulle due panchine dipinte di rosso contro la violenza sulle donne dimostra che qui da noi a Sciacca i servizi comunali quello che fanno tante volte non lo fanno affatto bene.

Adesso l’assessore Agnese Sinagra sembrerebbe aver preso a cuore la valorizzazione del Belvedere di Fondo Bernardo e la parte finale del comunicato sembrerebbe confermarlo.

Riusciranno “i nostri eroi” in ciò che due amministrazioni precedenti hanno fallito?

Noi di ServireSciacca continuiamo a sperare di veder alla fine realizzate le poche cose che in quel luogo servono e che abbiamo più volte richiesto, continueremo a fotografarne gli aspetti indecorosi con i quali si e, intanto, apprezziamo le due panchine colorate e il nobile fine che esse ci rammentano. In attesa di ben altro…

Un pensiero su “IL FILO CHE LEGA LE DUE PANCHINE ROSSE E IL MENEFREGHISMO DEI SERVIZI COMUNALI”

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