In attesa dell’ormai imminente pronunciamento del T.A.R. sull’ammissibilità del ricorso presentato contro la validità dell’elezione a sindaco di Fabio Termine, Ignazio Messina intensifica la sua interpretazione molto attiva ed estesa del ruolo di presidente del Consiglio comunale.

Oggi è la volta della convocazione di una “conferenza stampa” sulle Azioni di contrasto da adottare per l’emergenza delle attività produttive, alla quale risulta invitato tra gli altri lo stesso sindaco o suo delegato, e che fa seguito ad altra riunione sullo stesso argomento di alcuni giorni addietro, sempre convocata da Messina, aperta ai componenti tutti delle attività produttive, e alla quale il sindaco non aveva partecipato in quanto già precedentemente impegnato in un appuntamento per un incontro sulla tematica termale.

La problematica ha già determinato, come noto, proteste e iniziative in diverse località.

A Racalmuto si scende in piazza il 26 ottobre

A Mazara del Vallo martedì 18 tutti i negozi sono rimasti chiusi:

Ad Agrigento è stato effettuato un sit-in a carattere provinciale davanti la Prefettura che ha visto partecipi le associazioni rappresentative di imprese e consumatori e che ha prodotto il seguente documento consegnato al Prefetto:

a S.E. Prefetto di Agrigento
Dottoressa Maria Rita Cocciufa

Oggetto: “Caro Energia” – Documento unitario delle Associazioni Datoriali e Associazioni dei Consumatori – Agrigento 17 ottobre 2022.

Eccellenza, in data odierna le scriventi sigle, in vista della mobilitazione regionale del 7 novembre a Palermo, hanno tenuto nella città capoluogo un sit-in di sensibilizzazione per l’aumento incontrollato dei costi energetici. I vertici provinciali di Agrigento di CNA, Sicindustria, Confesercenti, Confagricoltura, CIA, Confocooperative, Legacoop, Cittadinanza Attiva, Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori, Confcommercio e Abba, hanno convenuto, facendosi interpreti del forte disagio e della disperazione che stanno attraversando imprese e famiglie, di rassegnarLela grande preoccupazione per la tenuta della coesione sociale in presenza di una situazione divenuta ormai insostenibile. Uno scenario drammatico che rischia di innescare una vera a propria bomba sociale. In riferimento al tessuto produttivo i dati sono trancianti: dall’inizio dell’anno le imprese sopportano aumenti del costo dell’energia superiori al 300%. E se non interverranno significative misure di mitigazione, entro la fine dell’anno si stima un incremento fino al 500%. Rilevante anche l’impatto sulle famiglie: la stima è diun aumento di oltre il 200% in più in un anno. Servono misure urgenti e concrete come quelle messe in campo per fronteggiare l’emergenza Covid per non portare al collasso l’intero sistema sociale ed economico della Sicilia e del Paese. Volendo essere anche propositivi e collaborativi, con la presente le scriventi Associazioni avanzano delle proposte, sottoponendo alla Sua autorevole attenzione una serie di rivendicazioni da indirizzare alle Istituzioni competenti.

PROPOSTE:

1) Costituzione di un fondo di garanzia statale e/o regionale a favore delle PMI finalizzato alla sospensione e rateazione delle forniture di energia elettrica;

2) Individuazione di meccanismi di fiscalità regionale e locale a favore delle PMI finalizzati alla compensazione dei maggiori costi energetici delle imprese;

3) Miglioramento nella logica della trasparenza del sistema di calcolo degli extraprofitti ed estensione dello stesso per la durata dell’emergenza;

4) Riforma del mercato elettrico e del gas con l’obiettivo di favorire meccanismi più efficienti e meno onerosi nella formazione del prezzo;

5) Incentivare il sistema delle PMI all’implementazione di sistemi di generazione dell’energia da fonti rinnovabili, come la promozione di impianti fotovoltaici per autoconsumo utilizzando le superfici dei capannoni,attraverso specifico meccanismo di aiuti (ad esempio credito di imposta del 50%) con riduzione degli iter autorizzativi a mezzo del silenzio assenso;

6) Previsione di un “calmiere energetico” dell’energia sul mercato, fissando un tetto massimo al prezzo, e definizione degli stock di energia a prezzo calmierato da mettere a disposizione del sistema produttivo in funzione di dimensione, settori, consumi e fatturato;

7) Prorogare per tutta la durata dell’emergenza energetica – il credito d’imposta previsto dal decreto “aiuti ter” per le imprese anche non energivore;

8) Introdurre ulteriori sistemi di riduzione del costo energetico per le famiglie in particolar modo quelle più svantaggiate.

Nel ringraziarLA per la disponibilità e l’attenzione, si coglie l’occasione per porgerLe un cordiale saluto.

Le associazioni firmatarie: CNA – Confesercenti – Sicindustria – Confagricoltura – CIA – Confocooperative – Legacoop – Cittadinanza Attiva – Adiconsum – Unione Nazionale Consumatori – ConfcommercioAbba.

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