Sperare è d’obbligo, si potrebbe dire, a prescindere dai diversi possibili scenari di soluzione della problematica termale: è questo il messaggio che arriva a Sciacca dall’esempio virtuoso di Termini Imerese, pur nella diversità delle rispettive situazioni. Riprendiamo qui di seguito l’articolo a firma di Michele Termine pubblicato per teleradiosciacca.it

RIAPRE IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELLE VIE DEI TESORI IL GRAND HOTEL DELLE TERME DI TERMINI IMERESE CHIUSO DA DIECI ANNI

In occasione del Festival delle Vie dei Tesori riapre a Termini Imerese il Grand Hotel delle Terme, il mitico albergo ottocentesco costruito sulle caldissime acque vulcaniche citate persino da Diodoro Siculo, chiuso da dieci anni e mitica sede della Targa Florio. Dopo il debutto entusiasmante dell’anno scorso con 3.500 presenze lo scorso anno, si ripete anche in questa edizione, ma questa volta l’Hotel non è l’unica sorpresa del festival: riapriranno infatti al pubblico anche le Terme romane in cui, la leggenda vuole, si bagnò anche Ercole di ritorno dalle fatiche: un luogo dimenticato, straordinario, dove l’acqua sgorga ancora oggi a 37 gradi.

“L’anno scorso Le Vie dei Tesori a Termini Imerese fu una scommessa, ma è anche stato un bellissimo successo – dice il sindaco Maria Terranova – Ma quest’anno ci siamo messi d’impegno per riaprire due luoghi importanti per questa città. L’Hotel e il complesso delle terme romane sono patrimonio della città e la nostra battaglia per restituirlo definitivamente ai termitani continuerà”.

“C’era l’esigenza di cambiare l’immagine di Termini Imerese, profondamente compromessa – dice l’assessore al Turismo, Pippo Preti – e abbiamo scelto il marketing territoriale più forte che esista, Le Vie dei Tesori, per raccontare la riscoperta dei luoghi della città. Oggi diamo la possibilità ai giovani cittadini di entrare per la prima volta nel Grand Hotel, e ai vecchi, quella di accedere alle terme romane da decenni chiuse al pubblico”.

MICHELE TERMINE