Nella sua seconda uscita stagionale il consiglio comunale di Sciacca, ieri sera, ha messo in campo una prestazione tutto sommato rituale e anche abbastanza noiosa: 4 ore e mezza piene di tante parole, passaggi istituzionali, pochi contenuti davvero concreti e l’elezione secondo pronostico dei componenti le commissioni consiliari, con il mancato accoglimento di una richiesta che gli otto di “Fabio Termine sindaco” avevano fatto all’opposizione-maggioranza.

Si entra in campo alle 19:40 con 40 minuti di ritardo sull’orario fissato. Sui banchi consiliari mancano solo i due consiglieri dimissionari (assessori), mentre attorno al tavolo della giunta è assente Gianluca Fisco, costretto a casa da una indisposizione.

Dei 27 uomini in campo in 6 rimangono fedeli alla cravatta e tutti tranne 2 arrivano in aula con la giacca. Tra le cinque signore, le più colorate sono la verdeggiante Clelia Catanzaro e la floreale Valeria Gulotta.

Dal fischio iniziale delle 19:40 a quello della sospensione finale delle 00:10 le azioni di gioco degne di nota sono state le seguenti:

  • le comunicazioni iniziali del sindaco sugli incendi in città del giorno precedente
  • l’onere economico della ripresa televisiva in diretta
  • la surroga dei consiglieri comunali dimissionari
  • una delibera di variazione del bilancio di previsione per non perdere un finanziamento regionale di 58 mila euro destinato a favore di due scuole
  • l’elezione dei componenti le commissioni consiliari

Ad inizio dei lavori il sindaco Termine riferisce e commenta sui 6 eventi incendiari che si sono verificati in città pressoché in contemporanea , su aree comunali, il giorno precedente.

Il sindaco ha voluto innanzitutto ringraziare i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, la polizia municipale, l’ufficio di protezione civile del Comune e le altre associazioni di volontariato che sono assai prontamente ed efficacemente intervenuti. Il numero e la concentrazione degli eventi di fuoco porta a sospettare fortemente che non si sia trattato di fenomeni di autocombustione, ma che possa esserci un’origine dolosa. Per questo il sindaco ha detto di ritenere necessario un confronto e una approfondita riflessione su quanto accaduto.

Prima di aprire la discussione generale sulle dichiarazioni del sindaco, il presidente Messina esprime l’auspicio che venga “istituzionalizzata” la ripresa televisiva delle sedute consiliari e a questo punto prende brevemente parola l’assessore Mannino che, riferendosi alla seduta in corso, riferisce che i componenti dell’amministrazione e gli otto consiglieri di “Fabio Termine sindaco” si sono autotassati di iniziativa per consentire le riprese di RMK, mentre i consiglieri dell’opposizione-maggioranza  non hanno inteso contribuire.

E qui apriti cielo, perché la dichiarazione di Mannino viene ritenuta una “caduta di stile” da parte della maggioranza consiliare, la quale contesta il fatto che della spesa per la ripresa televisiva non se ne sia preliminarmente trattato in conferenza dei capi gruppo e che la stessa sia stata concordata, con l’emittente, di iniziativa da parte dell’amministrazione, che solo dopo ha “coinvolto” con la proposta di autotassazione i consiglieri comunali utilizzano gli sms (ma il consigliere Blo dice, ad esempio, di non averne saputo nulla…), mentre quello delle riprese televisive era comunque un impegno assunto dall’amministrazione Termine in campagna elettorale. Ovviamente non mancano, a questo punto, gli interventi da parte della minoranza consiliare, per la quale l’assessore ha solo riferito come sono andate le cose. Sull’argomento, a conclusione, rimane l’invito a trovare nelle pieghe del bilancio, o in altro modo tipo ad esempio la sponsorizzazione, una soluzione strutturale e duratura che consenta di “istituzionalizzare” la messa in onda dei consigli comunali a garanzia delle esigenze di pubblica trasparenza.

A questo punto ci sia consentito solo un inciso: senza mettere minimamente in discussione il fatto che la messa in onda via TV sia la forma migliore, prioritaria e irrinunciabile, anche perché a tutti integralmente accessibile, ci sembrerebbe giusto e doveroso che, quanto meno con le parole, venisse riconosciuto il fatto che una forma di pubblico servizio, a garanzia della pubblica trasparenza degli atti consiliari e della politica, viene svolto anche dalle testate giornalistiche on line, quando trasmettono di propria iniziativa (gratuitamente) le sedute consiliari in diretta streaming, utilizzando il canale social in aggiunta a quello televisivo.

Chiuso l’inciso, nella discussione sull’argomento incendio numerosi sono gli interventi da parte  degli esponenti delle diverse forze politiche, che si uniscono al pubblico riconoscimento già espresso dal sindaco per l’efficace intervento messo in atto dagli attori in campo ed evidenziano tra l’altro la necessità: di un esposto alle forze dell’ordine per focalizzare il forte sospetto di una origine non incidentale degli incendi; di una sempre più forte attenzione in termini di prevenzione da riservare a tutte le vaste aree di pertinenza comunale a maggior rischio, spesso lasciate in preda alle erbacce per mancanza di manutenzione; di utilizzare al meglio lo strumento del piano A.R.O. attivandosi nei controlli sul rispetto dello stesso come segnale di cambiamento; di un ricorso nella stagione estiva a forme di supporto esterno come ad esempio l’ausilio di guardie ambientali.

Nel corso di questa discussione la cosa più forte, pur uscendo del tutto fuori tema, la dice però il consigliere Alessandro Curreri: “ad incendiarsi oggi è soprattutto la dignità del personale che lavora all’interno dell’Ospedale di Sciacca”. Solo queste parole vengono dedicate nell’intera seduta alla crisi dell’ospedale di Sciacca, ma non era all’ordine del giorno…

A questo punto si passa alla surroga dei due consiglieri che essendo stati nominati assessori hanno ritenuto di rassegnare le dimissioni e che vengono sostituiti con i più votati non eletti delle rispettive liste:

  • Salvino Patti (lista Next) viene sostituito da Giuseppe Catanzaro, 32 anni, 334 preferenze
  • Valeria Gulotta (lista PD) viene sostituita da Giuseppe Ruffo, 38 anni, 287 preferenze.
Catanzaro (Next-Mizzica) a sinistra, Ruffo (PD) a destra

Catanzaro e Ruffo vengono proclamati eletti e prestano il giuramento come consiglieri comunali.

Si passa quindi all’esame e delibera di un punto all’ordine del giorno urgentissimo, perché si rischia di perdere un finanziamento regionale a fondo perduto di 58 mila euro, di cui 28 mila destinati alla scuola Agassi di Via Nastasi per il rifacimento di alcune parti strutturali ammalorate e 20 mila per il rifacimento parziale della copertura della scuola Montessori di viale Siena, che è stata chiusa proprio a causa di infiltrazioni di acqua dal tetto. La storia preliminare di questo delibera è presto detta. Il decreto di finanziamento è stato notificato al Comune di Sciacca il 7 giugno con l’imperativo categorico di consegnare i lavori entro il 22 luglio. Il commissario straordinario che sostituiva il consiglio comunale non adottò tuttavia la necessaria delibera di variazione del bilancio di previsione, propedeutica ai passaggi successivi, nonostante il suo evidente carattere di atto urgente, obbligatorio ed indifferibile. Ad evitare la perdita del finanziamento è intervenuto nel mese di luglio in prima persona il dirigente comunale ing. Salvatore Gioia, unitamente all’efficiente operato del suo ufficio e a di quello di contabilità del dirigente dr. Carlino, che ha ottenuto dalla Regione una proroga certificata di 30 giorni per la consegna dei lavori. E’ stato così possibile, con il contributo collaborativo di tutte le forze politiche consiliari, predisporre la nuova delibera e portarla in consiglio, con una votazione unanime di 24 voti favorevoli su 24. Insomma, maggioranza di opposizione e minoranza di governo insieme. Il sindaco Termine interviene a questo proposito dicendo che l’aula ha dato una testimonianza di alto valore politico, dimostrando con questo comportamento collaborativo che dalle belle parole della seduta precedente si può passare ai fatti, e ringraziando inoltre gli uffici per la celerità dimostrata.

Il consigliere Calogero Bono, di Fratelli d’Italia, riferendosi alle parole del sindaco tuttavia osserva che il consiglio comunale in realtà non ha fatto nulla di eccezionale con quel voto unanime, perché quando c’è in ballo qualcosa di estremamente concreto nell’interesse della comunità cittadina tutto deve essere fatto nella serenità del dialogo tra le parti e il voto unanime non può che rappresentare la conclusione più naturale. Non resta che confidare tutti affinché questa bella affermazione trovi conferma in tutto il quinquennio consiliare, senza essere smentita presto, come teme il suo dirimpettaio consigliere Fabio Leonte sulla scorta dell’esperienza maturata in cinque consiliature

Dopo una breve (?) pausa si arriva così al punto della elezione dei componenti:

  • la commissione elettorale comunale
  • le commissioni consiliari permanenti
  • l’ufficio di presidenza

Sull’argomento, c’è da dire che in conferenza dei capi gruppi non si è riusciti a trovare un accordo sui numeri di rappresentanza che maggioranza e minoranza devono avere in ogni singola e specifica commissione; non c’è neanche un accordo preliminare sulle presidenze, che quindi di conseguenza andranno tutte alla “maggioranza di opposizione”. In particolare la parte di minoranza degli 8 di “Fabio Termine sindaco” aveva richiesto la presenza numerica di 2 propri consiglieri nella 5^ Commissione, ma tale richiesta non è stata recepita dall’altra c’è parte. Per regolamento quindi si deve procedere all’elezione di ogni singola commissione, con il voto “segreto”, ragion per cui ciò la composizione numerica di rappresentanza che scaturisce dalla votazione non può che corrispondere alla volontà dalle forze politiche di opposizione, che in aula sono maggioranza, le quali poi si prenderanno anche le presidenze delle 6 commissioni permanenti, la cui funzione è quella di preparare i lavori d’aula consiliare con l’esame preventivo della documentazione e degli atti da portare in delibera e con l’apposizione del relativo parere.

I consiglieri che risultano eletti nelle singole commissioni sono i seguenti :

  • COMMISSIONE ELETORALE COMUNALE: Mandracchia, Maglienti, Ambrogio (supplenti: Maniscalco, Grassadonio Certa)
  • 1^ Commissione Affari Generali e Personale: Santangelo, Mandracchia, Blo, Modica
  • 2^ Commissione Bilancio, Finanze e Patrimonio: Bentivegna, Bellanca, Bono, Leonte
  • 3^ Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica: Bivona, Mandracchia, Maglienti, Curreri
  • 4^ Commissione Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo, Polizia Urbana e Annona: La Barbera, Maniscalco, Ambrogio, Ruffo
  • 5^ Commissione: Ambiente, Igiene, Sanità, Solidarietà, Ecologia e Ambiente: Venezia, Catanzaro Clelia, Cognata, Campione
  • 6^ Commissione Attività Produttive (Turismo, Agricoltura, Pesca, Industria, Artigianato): Brucculeri, Grassadonio, Certa, Catanzaro Giuseppe, Certa
  • UFFICIO DI PRESIDENZA: Blo, Curreri.

E’ scoccata ormai la mezzanotte, il presidente Messina di iniziativa o in modo concordato (non lo abbiamo capito) decide di mandare i giocatori negli spogliatoi… prendendo atto che c’è molta stanchezza e qualche consigliere è già andato via. Così dichiara sospesa la seduta, rinviando alla prossima (in data da definirsi da parte della conferenza dei capi gruppo) le dichiarazioni del sindaco con la presentazione della giunta.

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