Mi ritrovo davanti agli occhi questa pubblicità sfogliando oggi il Corriere della Sera.

Vorrei dedicarla innanzitutto alla classe politica siciliana, che in un tempo in cui basta aprire la radio o sfogliare un giornale per sentire e vedere celebrate le Terme di ogni parte d’Italia, può autocelebrare il proprio fallimento storico per aver privato la Sicilia del suo miglior valore aggiunto (al mare, alla montagna, all’arte, alle tradizioni): le Terme di Sciacca e Acireale.

E poi vorrei anche dedicarla a tutti quei miei concittadini che non sono mai riusciti a comprendere quanto fosse prezioso “l’oro bianco” che ci stavano derubando, quale enorme potenziale di valorizzazione turistica, economica e occupazionale avevamo a disposizione nelle nostre acque e grotte vaporose.

Ma le dediche servono a poco, solo a far capire, ben che vada. Occorre cambiarle le cose, con la forza della speranza e della passione civica.

La speranza che un giorno, non troppo lontano, sul Corriere della Sera potremo leggere quest’altra pubblicità: MARE? TERME? SICILIA? VIENI A SCIACCA!

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