Abbiamo atteso la certezza della notizia e da ieri sera questa certezza è finalmente arrivata.

Le famiglie di vicolo Consiglio, da tre mesi praticamente senza acqua, hanno rivisto il prezioso liquido scorrere dai rubinetti e arrivare alla fontanella pubblica con un flusso di pressione sufficiente.

Una squadra di operai e tecnici di AICA era intervenuta già da qualche giorno, ma dopo l’iniziale riparazione del guasto era immediatamente sopravvenuto un ulteriore guasto, subito a valle, che ha ritardato la soluzione del problema, finalmente concretizzatasi ieri.

Ricordiamo che su questa problematica i cittadini residenti in questa scalinata si erano attivati promuovendo una diffida ad AICA per mezzo di un proprio legale ed erano intervenuti anche i Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva, con un sopralluogo e una propria intimazione ad AICA di intervento immediato.

VICOLO CONSIGLIO, I PROCURATORI DEI CITTADINI DIFFIDANO A.I.C.A.

4 FEBBRAIO 2022

NINO PORRELLO

La Rete Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva, facendo seguito al sopralluogo effettuato in vicolo Consiglio, ha inviato oggi una diffida ad A.I.C.A. nella quale si segnala la situazione di estrema gravità in cui versano i nuclei familiari che risiedono in vicolo Consiglio per la mancanza di acqua da circa tre mesi a causa di un flusso di pressione talmente modesto da non riuscire a rifornire neanche i piani terra.

Riguardo a tale situazione Cittadinanzattiva di Sciacca – Rete procuratori dei Cittadini chiede che un intervento immediato di A.I.C.A. per rimuovere le cause tecniche e/o il guasto che è all’origine di tale situazione da terzo mondo, preavvisando che in mancanza verrà valutata ogni azione utile per tutelare il diritto ad una situazione di normalità nella erogazione di un bene essenziale quale quello dell’acqua pubblica.

IN VICOLO CONSIGLIO A SCIACCA È PEGGIO CHE A MOGADISCIO

3 FEBBRAIO 2022

NINO PORRELLO

Non ce ne voglia la capitale della Somalia e neanche la città dei cinque sensi, ma quelle del titolo sono esattamente le parole utilizzate dal sig. Carlo Costa, residente in vicolo Consiglio, per descrivere la disastrosa condizione causata dalla mancanza d’acqua in questa scalinata che, in pieno centro storico, si arrampica da via Caricatore fino a via Eleonora d’Aragona, in uno dei quartieri più caratteristici di Sciacca. Sono circa una ventina i nuclei familiari che abitano in queste case a digradare verso il porto, sopratutto persone anziane, alcune invalide, e poi marinai come il sig. Costa che per motivi di lavoro ha abitato anche in Somalia, a Mogadiscio. “Li c’era solo il pozzo per rifornirsi di acqua – dice – ma almeno in quello l’acqua non scarseggiava”. Quando in vicolo Consiglio arrivano i Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva per verificare come stanno davvero le cose, attorno al sig. Costa si crea subito un capannello di cinque residenti che raccontano di una situazione per la quale una città civile dovrebbe vergognarsi. Da circa tre mesi in vicolo Consiglio l’acqua arriva con un flusso di pressione talmente modesto da non riuscire a rifornire neanche i piani terra. Nelle pochissime ore di erogazione, anche in piena notte, gli abitanti accendono i motori d’acqua nel tentativo di farne arrivare almeno un filo quanto bei rubinetti e sopratutto si affollano attorno all’unica fontanella pubblica per riempire i bidoni o i serbatoi più vicini servendosi di tubi di gomma, spesso creandosi momenti di comprensibile tensione tra i protagonisti di questa caccia al tesoro. C’è il marinaio che per andare in bagno e per lavarsi gli indumenti utilizza i servizi del peschereccio su cui lavora, c’è chi porta dai parenti sacchi pieni di roba da lavare, l’anziano che trascina in casa bidoni pesanti, l’invalida che ogni mattina si affaccia sul terrazzino mescolando lacrime e imprecazioni. Caterina e Carlo ci dicono di aver trascorso ore ed ore appesi al telefono per contattare il centralino dell’A.I.C.A. e di aver ripetutamente segnalato il problema alla centralinista di turno, finora comunque senza alcun riscontro concreto. Sono esasperati gli abitanti di vicolo Consiglio, fino al punto di aver interpellato un legale e sottoscritto un esposto denuncia nei confronti di A.I.C.A. Fino ad alcuni mesi addietro nessun problema, l’acqua arrivava con un flusso adeguato che consentiva di alimentare i piani superiori e i recipienti sui tetti. Poi improvvisamente, qualcuno ritiene in coincidenza con la prima bomba d’acqua di novembre scorso, il flusso di portata si è drasticamente affievolito e sono iniziati i problemi. A ciò si aggiunga che in vicolo Consiglio non di può neanche far ricorso all’autobotte, essendo costituito tutta da gradini. Insomma, una situazione da terzo mondo, ancor più aggravata dalla presenza di grossi topi che scorrazzano nella porzione di terreno invaso da erbacce mai tagliate. I Procuratori dei Cittadini stanno ad ascoltare, prendono appunti e assicurano che interverranno anche loro per intimare alla direzione di A.I.C.A. un intervento risolutivo o per attuare in mancanza altre iniziative a tutela degli abitanti di vicolo Consiglio.

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