E’ assolutamente condivisibile la valutazione di sostanziale inutilità con la quale il sindaco Francesca Valenti ha commentato nell’intervista a Risoluto (vedi link YouTube qui di seguito) i contenuti dell’incontro palermitano sul termalismo siciliano, svoltosi ieri.

https://youtu.be/0EWfvNJ1beg

Possiamo ben dire di averci visto bene sulla più autentica finalità dell’evento, organizzato dal presidente della Regione, d’intesa con il partner tecnico di Cefpas. Dopo quattro anni di immobilismo, condito solo da inutili iniziative frutto di incompetenza, Nello Musumeci aveva evidentemente necessità di questa inutile passerella di opinioni e proposte varie per potersi creare l’alibi di aver iniziato ad affrontare l’intricata questione termale, in vista delle ormai non lontane elezioni regionali.

Se qualcuno nutre ancora dubbi a tal proposito, è sufficiente che si legga alla fine dell’articolo il testo della dichiarazione rilasciata da Musumeci in coda all’incontro: ci troviamo di fronte ad una sequela di ovvietà, di dichiarazioni di intenti che avrebbero avuto un senso solo all’inizio del mandato presidenziale, cui poi dar seguito con azioni conseguenti, non certo nella fase finale quando diventano soltanto la fiera dell’ovvietà per rifarsi una verginità politica sull’argomento.

L’unica novità è che viene finalmente dichiarato e ufficializzato il rifiuto delle Regione, anzi del suo presidente, a confrontarsi con le istituzioni e le associazioni del territorio ( quelle del Comitato Civico e l’Assocazione ORABASTA! in primis).

Anche questa cosa a questo punto ha una sua logica: Musumeci e i suoi non hanno la competenza di interagire con gente che ne sa più di loro, vogliono essere gli unici a maneggiare la questione termale, perché può sempre tornare utile non condividere il malfatto.

Ha trovato puntualmente conferma il fatto, anticipato da ServireSciacca, che il prof. Faraci è la persona individuata per guidare la squadra (?) che starebbe preparando il piano industriale da consegnare ad INAIL (che aveva a suo tempo indicato la scadenza per fine aprile di quest’anno, ampiamente disattesa dalla Regione, così come la seconda scadenza (settembre) in proroga.

In un marea di “non fatto” la designazione di Faraci ha rappresentato l’unica notizia positiva, ma resta da capire quanto davvero gli stiano consentendo di lavorare o se piuttosto il suo nome è una sorta di cortina fumogena dietro alla quale rendere digeribile un eventuale naufragio dell’alternativa INAIL.

In conclusione, viene da chiedersi cosa potrebbe far capire al Presidente Musumeci e al suo fido vicepresidente Armao che a Sciacca non siamo tutti degli stupidi, come Lui evidentemente sembra pensare: forse solo il fatto che da Sciacca non gli arrivasse neanche un voto alle prossime elezioni regionali, ma la politica purtroppo da noi non è fatta così e anche da Sciacca, vedrete, gli arriveranno entusiastici voti per la sua rielezione a presidente

Un pensiero su “IL NULLA DI NELLO (MUSUMECI) E LA SUGGESTIONE CHE DA SCIACCA NON GLI ARRIVERÀ NEANCHE UN VOTO”

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