Potremmo essere alle comiche finali o al teatro dell’assurdo.

Ma in prossimità del Natale preferisco l’immagine iconica di Babbo Natale.

La notizia che la Presidenza della Regione organizza (domani ore 10 Palazzo Riso a Palermo) un incontro “per discutere con istituzioni e operatori del settore le condizioni del settore termale in Sicilia e le prospettive di un suo rilancio, dopo la dura battuta d’arresto causata dal Covid, pianificando interventi in materia turistica, finanziaria e normativa” e che l’evento sia denominato “Terme in Sicilia, la sfida dello sviluppo” ha francamente dell’incredibile, come solo nelle migliore favole natalizie può accadere.

I non addetti ai lavori potranno sicuramente pensare, in nome di un comprensibilissimo buon senso, che un incontro di un livello alto per qualità dei partecipanti nel quale si ritorni finalmente a discutere di termalismo regionale in termini di sviluppo possa esser solo cosa buona e giusta.

Nulla da eccepire, come detto in termini di buonsenso, ma il fatto è che di buon senso alla Regione, a proposito di Terme, non se ne è mai respirato, ragion per cui viene da chiedersi cosa stia davvero succedendo.

Il presidente Musumeci finora non ha mai mostrato alcuna volontà di far propria la questione termale, negli anni del suo mandato presidenziale ha letteralmente fatto cadere nel baratro del degrado più totale i complessi termali di Sciacca e di Acireale (che il suo illustre predecessore aveva già chiuso), ha ignorato tutte le richieste di confronto e di tavoli di lavoro che nel tempo gli sono arrivate dal fronte civico e da quello politico del territorio, non ha mai risposto ad alcuna interpellanza parlamentare sull’argomento, non ha mai dato segni di concreta e competente volontà di rilancio del termalismo, mai considerato una priorità dell’agenda politica regionale, e continua a mantenere il più fitto segreto (tipo fosse un segreto di stato) sull’evoluzione o meno del percorso con INAIL.

E adesso, nel farsi promotore di questo incontro, mi viene spontaneo pensare che si sia travestito da Babbo Natale e vorrebbe farci credere che di essere Papà Noel che arriva con la sua bella slitta dal Polo Nord.

Posso già immaginare il tipo di obiezione a questa mia istintiva suggestione: non ti va bene nulla, hai da ridire anche quando la Regione manifesta un qualche segnale di risveglio…

Rispondo.

Ho semplicemente motivo di temere che il tutto sia soltanto fumo negli occhi, tanto per prepararsi a dire sotto elezioni che il Presidente Musumeci si è attivato anche per affrontare la complicata questione termale.

Solo fumo negli occhi quindi, tranne che…

Tranne che questo incontro, al quale è stata invitata anche Francesca Valenti nella sua qualità di sindaco di Sciacca e quindi tutta la stampa non può che celebrare il grande evento, tranne che l’evento non sia in realtà il frutto della volontà e del lavoro messi in atto dal prof. Faraci, al quale come già annunciato da ServireSciacca il Presidente Musumeci ha già affidato l’ingrato compito di redigere un piano industriale per il rilancio delle stazioni termali di Sciacca e Acireale.

Che Musumeci si sia allora davvero convertito alla causa del termalismo, come un novello San Paolo sulla via di Damasco? E ci porti come dono natalizio questa sua conversione?

Ci credo poco, ma il prof. Faraci è persona seria e competente, ragion per cui ha sicuramente preso sul serio questo incarico e non nutro dubbi sul fatto che intende fare tutto il possibile per portarlo avanti.

Se la nomina di Faraci c’entra qualcosa con l’incontro di domani, come occasione di confronto costruttivo tra diversi attori in campo, allora e solo allora potrebbe rivelarsi utile, e non la solita e indisponente passarella piena di inutili parole e altrettanti inutili dichiarazioni di intenti.

Ci vorrà poco a capirlo, i contenuti e l’indirizzo che prenderà in concreto questo incontro ci diranno se Nello Musumeci ha indossato i panni di un Babbo Natale tarocco o se invece, come non rinunciamo a sperare, qualcuno si è messo finalmente al lavoro perché sia davvero Natale anche per le nostre bistrattate Terme

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