Passare in un solo attimo dalla celebrazione della bellezza di Sciacca, protagonista il Museo dei 5 Sensi, a una diversa immagine della stessa città emblematica di degrado, quali sono le condizioni in cui versa la cavea che di affaccia sulla via Arciprete Giuseppe Vento in contrada Ferraro, vi confesso che è stato ieri per me una specie di elettrochoc…

In questa piazza a forma di cavea si è svolta di pomeriggio l’assemblea cittadina di “Consiglio Popolare” dedicata al decoro e al senso civico, per avviare quel laboratorio di idee ed azioni che mai avrebbe potuto avere denominazione più adatta per indicare ciò che dovrebbe diventare la nostra città: DECOROSA.

Una contraddizione schizofrenica tra i due eventi e le due immagini contrapposte della stessa città?

No, perché in entrambi i momenti il filo conduttore del discorso è stato il valore della “bellezza”, celebrata da una parte e invocata dall’altra.

No, perché Sciacca è così, come una bella donna volubile e contraddittoria, con la sua bellezza innata e il degrado dietro al quale troppe volte si nasconde.

E di entrambi questi aspetti occorre occuparsi e aver cura, perché guardare ad uno solo di essi significherebbe guardare Sciacca solo di profilo.

Così, dopo aver dato merito al Museo dei 5 Sensi di aver iniziato a narrare la più autentica identità di Sciacca, occupiamoci adesso di quelle offese al decoro e al senso civico che i cittadini aderenti alla rete civica e politica di Consiglio Popolare vorrebbero adoperarsi per contrastare e per contribuire a costruire una città più vivibile.

Per far questo hanno inteso costituire un vero e proprio laboratorio di idee, di proposte, di svariate competenze, di voglia di fare, chiamandolo DECOROSA, come vorrebbero che diventasse la propria città.

Le immagini che concludono questo articolo si riferiscono proprio alla cavea del Ferraro dove si è svolta l’assemblea e alle sue attuali condizioni, al cospetto delle quali si comprende come sia financo inutile star lì a disquisire dove finiscano le responsabilità dei servizi comunalie e inizi la mancanza totale di senso civico da parte di tanti nostri concittadini.

Dovremmo invece tutti partire da una comune assunzione di responsabilità, ciascuno per ciò che gli pertiene, per restituire Sciacca alla sua dimensione di autentica e “decorosa bellezza“.

Proprio questa piazza del Ferraro dovrebbe ediventare uno dei “luoghi simbolo” prescelti nel laboratorio del Consiglio Popolare per realizzarvi un mini progetto di rinascita del decoro cittadino.

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