La comunità di ServireSciacca si arricchisce della firma di Giuseppe Verde, che ci ha fatto pervenire il seguente articolo, che con grande piacere pubblichiamo.

Parlando delle Terme di Sciacca, si rischia di cadere in luoghi comuni, quali: queste terme sono antiche, sono belle, sono efficaci, sono curative, sono uniche. 

Tutti argomenti veri per i quali, però, non si conoscono le ragioni di base. Quando si parla delle Terme di Sciacca, è bene precisare tali ragioni essenziali che vado a riassumere nei seguenti punti.

  1. L’acqua Solfurea di Sciacca è, fra quelle italiane, la più ricca di idrogeno solforato, un componente dello zolfo che rende le acque di Sciacca molto efficaci nel trattamento dei reumatismi. L’acqua Solfurea veniva impiegata così com’è nei bagni, oppure entrava nella preparazione dei fanghi termali o vi micronizzata per il trattamento con aerosol, nelle cosiddette inalazioni. L’utilizzo dei gas che sprigiona l’acqua Solfurea, che danno un caratteristico odore di uova marce, viene chiamato insufflazione, un procedimento che in poche sedute promuove la guarigione dalla sordità, quando questa è dovuta ad accumulo di muco nell’orecchio interno. 
  2. Un altro aspetto unico, dal punto di vista delle terapie, riguarda l’uso delle grotte vaporose per le malattie reumatiche. La medicina non offre grandi soluzioni per le articolazioni artrosiche, mentre l’antroterapia – ovvero l’utilizzo del vapore termale in un ambiente caldo-umido – restituisce nel giro di due cicli di cure, fatti in anni consecutivi, la funzionalità articolare o per lo meno una notevole riduzione del dolore a riposo, come hanno sperimentato le migliaia di pazienti che nel tempo si sono recati a Sciacca.
  3. Dal punto di vista storico, possiamo affermare con il conforto di varie fonti (letterarie, epigrafiche e Tabula Peutingeriana) che il ruolo di Aquas Labodes, l’antico toponimo di queste terme, è stato in Sicilia quello di luogo di sosta e di alloggio, oltre che Direzione del sistema postale romano nell’isola, ma anche caricatore e presidio di controllo romano nel territorio: in una parola, uno dei siti termali più antichi di Sicilia, la cui nascita urbana fu determinata proprio dalle presenza delle sue terme.
  4. Vi sono documenti archeologici dentro il monte Cronio che ci permettono di affermare  che quello di Sciacca è il sito termale più antico del Mediterraneo, per la presenza di un deposito votivo risalente al 2000 a.C.: cioè il monte veniva usato a scopo di culto già dalla popolazione neolitica che risiedeva nelle sue grotte da molto tempo prima.
  5. Oltre a questi aspetti culturali e scientifici, vi è un dato geologico per il quale il monte Cronio costituisce una unicità mondiale: le sue grotte vaporose sono collegate – in modo diretto e senza alcun intervento dell’uomo – con il bacino idrotermale. La geo-morfologia del monte è inquadrabile come una zona carsica di natura caldo-umida che in Italia è presente solo in tre stazioni termali, ma che a Sciacca è un fenomeno naturale, come riconobbe anche la Regione Sicilia quando nel 2015 creò il geosito di monte Cronio, ma proprio in quell’anno le terme vennero chiuse e cinque anni dopo venne chiuso anche l’Antiquarium sul monte.

Giuseppe Verde

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