Per la terza settimana consecutiva il direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale ha fatto pervenire un “INVITO” al sindaco Francesca Valenti e ai deputati regionali Margherita La Rocca, Matteo Mangiacavallo, Michele Catanzaro, Carmelo Pullara e Giovanni Roberto Di Mauro “affinché si attivino con la necessaria determinazione per indurre il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ad accogliere la richiesta di confrontarsi con le forze politiche e sociali del territorio di Sciacca sulla problematica termale”.

Nella lettera del Comitato Civico si fa espresso riferimento al documento unitario che sulla problematica termale il Consiglio Comunale di Sciacca aveva adottato con delibera n. 39 del 19 ottobre e che il presidente dello stesso organo consiliare ha inviato alla presidenza della Regione con nota prot. 42017 del 23 ottobre.

Come noto il Consiglio Comunale di Sciacca è stato subito dopo sospeso, preludio procedurale dello scioglimento, e adesso il direttivo del Comitato Civico invita la deputazione regionale del territorio e il sindaco Valenti a fare tutto quanto sia nella loro disponibilità per non disperdere e non vanificare la rilevante portata politica del documento unitario sulla problematica termale, deliberato all’unanimità dall’organo consiliare prima della sua sospensione, documento cui hanno dato espressa adesione sia il Comitato Civico che le associazioni “Sciacca Terme Rinasce” e “Ora Basta”.

In quel documento consiliare, approvato all’unanimità, sono contenuti e analiticamente elencati una serie d’interrogativi che rappresentano i nodi necessariamente da sciogliere per tentare di avviare a una soluzione la problematica termale di Sciacca e dell’intera regione siciliana, interrogativi sui quali è giunta l’ora che il Presidente Musumeci si confronti apertamente con il territorio, per dare finalmente ad essi una risposta e far capire se c’è una reale volontà politica della Regione di salvare e valorizzare il patrimonio termale di Sciacca.

Nella lettera con la quale ormai settimanalmente il direttivo del Comitato Civico suona alla porta, finora senza alcuna risposta, del sindaco di Sciacca e dei deputati regionali La Rocca, Mangiacavallo, Catanzaro, Pullara e Di Mauro, si evidenzia come l’attuale situazione di pandemia non rallenti, ma al contrario acceleri l’urgenza della interlocuzione che il territorio intende avere con i vertici regionali: il rilancio del termalismo di Sciacca, e più in generale di quello siciliano per favorire la destagionalizzazione dei futuri flussi turistici, potrebbe infatti passare anche attraverso un uso produttivo in questa direzione di una parte dei fondi europei per la “next generation eu” destinati alla Sicilia per effetto della pandemia. Occorrono tuttavia concreti progetti di sviluppo e di rilancio economico che individuino nel termalismo una delle vie percorribili, da qui l’urgenza con cui il territorio di Sciacca vuole confrontarsi con il Presidente Musumeci.

Nello scorso mese di luglio era stato il Comitato Civico Patrimonio Termale a richiedere formalmente un incontro a Musumeci, adesso invece la richiesta è arrivata ufficialmente e in modo unitario da parte di tutte le forze politiche, civiche e sociali. 

La risposta rimane sempre il silenzio e con esso l’interrogativo che ne consegue: perché Nello Musumeci non raccoglie questo invito? 

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