La Presidente del Museo Diffuso dei 5 Sensi, Viviana Rizzuto, l’ha definito un momento storico e l’arciprete padre Giuseppe Marciante un momento di svolta per la città di Sciacca: stiamo parlando della riapertura al pubblico, avvenuta questa domenica, della splendida Chiesa della Badia Grande, denominata Santa Maria dell’Itria. 

L’importanza di questa riapertura va oltre il fatto già di per sé rilevante che ritorni fruibile per la comunità uno dei monumenti storici più belli della città, ma assume altresì una particolare rilevanza per il fatto che essa nasce da una collaborazione tra il Museo Diffuso dei 5 Sensi e l’Arcidiocesi di Agrigento, che alla Comunità presieduta da Viviana Rizzuto ha affidato in gestione non solo la Chiesa di Santa Maria dell’Itria ma anche il Museo di Arte Sacra (Mudia) nei locali parrocchiali della Basilica della Madonna del Soccorso.

“ E’ la comunità di Sciacca che si riappropria di un bene che le appartiene – dice raggiante Viviana Rizzuto rivolgendosi ai presenti -, è la bellezza che diventa nuovamente fruibile ai saccensi e ai viaggiatori che sceglieranno di venire a scoprire la nostra storia, cultura ed identità. Noi siamo pronti a raccontarla e a condividerla, come un tesoro prezioso che merita di essere conosciuto. Aprire e rendere fruibili le bellezze del nostro territorio è il modo migliore che abbiamo per tutelarle.” 

La riapertura è stata solennizzata con la santa messa concelebrata dall’arciprete padre Giuseppe Marciante e dal parroco della vicina chiesa di San Michele padre Pasqualino Barone.

Padre Marciante ha particolarmente posto l’accento sul valore fondamentale della comunità, che accomuna sia l’azione portata avanti dal MD5S come Cooperativa di Comunità “Identità e Bellezza” sia la realtà ecclesiale del popolo di Sciacca. 

E’ insieme che si può fare per il bene comune, non da soli.

Alla santa messa hanno partecipato i rappresentanti di tutte le associazioni e organizzazione che partecipano alla Cooperativa di Comunità diretta da Viviana Rizzuto ed Emilio Casalini con il contributo determinante di un alcuni giovani talenti sciacchitani che investono le proprie risorse in questa impresa sociale, economica e culturale che vuole valorizzare l’identità e le bellezze di Sciacca.

La Chiesa di Santa Maria dell’Itria e il Museo di Arte sacra verranno tenuti aperti al pubblico il sabato pomeriggi dalle 16 alle 18 e la domenica mattina dalla 10 alle 12.  

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