Premetto, per onestà intellettuale, che scrivo quest’articolo anche per fatto personale, in qualità di componente del Comitato Civico Patrimonio Termale.

Martedì sera seguiva la seduta del consiglio comunale in streaming.                              

Le voci dei consiglieri comunali mi arrivavano a intermittenza, ma una frase pronunciata dal consigliere Alberto Sabella mi è pervenuta forte e chiara, lasciandomi interdetto.

Nel corso del suo intervento in aula il consigliere Sabella, accennando alla problematica termale, ha fatto riferimento ai “due o tre comitati civici “(quanti sono, due o tre? ha chiesto; tre, gli è stato risposto) e in un tono tra il sarcastico e l’ironico ha commentato: “alle prossime elezioni comunali saranno altrettante liste civiche”.

Vorrei innanzitutto informare il consigliere Sabella che con riferimento alla tematica termale c’è un solo Comitato Civico, composto da associazioni, organizzazioni, comitati di quartiere e oltre duemila singoli cittadini che vi hanno dato adesione tramite la pagina facebook.

Gli altri due non sono comitati civici, ma associazioni a contenuto politico-culturale che fanno riferimento, più o meno esplicito, all’ex sindaco di Sciacca Ignazio Messina.

Fatta questa necessaria premessa informativa, vorrei anche dire al consigliere Sabella che il suo modo di pensare e di vedere le cose risente di un’ impostazione che risulta del tutto estranea alla natura stessa e al modo di essere di un autentico Comitato Civico.

Viene il dubbio che al consigliere Sabella non sia mai capitato di far parte di un Comitato e di impegnarsi per un qualcosa che abbia finalità del tutto civiche, per la passione che si nutre verso quello che si chiama “bene comune”, per il bene della propria città e dei suoi più giovani cittadini, perché credi in un certo tipo di sviluppo e di crescita e sei disposto a batterti affinché se ne creino le condizioni. Il tutto senza alcuna prospettiva elettoralistica.

Certamente noi del Comitato Civico facciamo Politica e la facciamo adesso, cercando di creare i presupposti per cambiare le cose in meglio, pur sapendo che la battaglia che abbiamo intrapreso sarà lunga e difficile, e di esito incerto. Ci proviamo perché vogliamo coltivare la speranza in un domani migliore per la nostra città e non certo perché vogliamo trasformarci in una lista civica al momento opportuno, come ha suggerito in modo quasi irriverente il consigliere Sabella.

Ciò che ha fatto il Comitato Civico Patrimonio Termale in poco più di un anno è qualcosa di semplicemente straordinario: per la competenza messa in campo, per la sensibilizzazione seminata nell’opinione pubblica e nelle scuole, per aver riportato le Terme di Sciacca in primo piano sui notiziari giornalistici, per aver costretto la Regione a fare qualcosa e a emettere un bando. 

Non si è accorto di nulla il consigliere Sabella?

C’è ancora tantissimo da fare, anzi il più è ancora da fare per salvare il nostro patrimonio termale. E uno dei problemi da superare è proprio quello di una classe politica del tutto assente e della quale il consigliere Alberto Sabella si è fatto interprete, sminuendo l’azione sul campo del Comitato Civico a quella di una lista civica che si prepara a scendere in campo.

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