Apprendo attraverso il titolo di un’intervista rilasciata al giornale on line Risoluto che l’on.le Matteo Mangiacavallo ha lamentato il fatto che nessuno Lo ha invitato alla Marcia su Palermo per le Terme di Sciacca.

Il rapporto di stima e di amicizia personale con il nostro deputato regionale mi fa ritenere autorizzato a rivolgermi direttamente a Lui per dirgli che non comprendo questa Sua affermazione, tanto più conoscendo la trascorsa attenzione alla questione termale, invitandoLo se può a spiegarmela meglio.

Perché io mi sono sentito invitato a titolo personale, come esponente di Cittadinanzattiva e dell’Agesci, mentre tu Matteo non ti sei sentito invitato?

La sindaca di Sciacca aveva indetto un’apposita conferenza stampa nel corso della quale aveva illustato le motivazioni dell’iniziativa di protesta invitando esplicitamente TUTTI (quindi singoli cittadini, partiti politici, associazioni e sindacati), senza distinzione alcuna, a partecipare alla marcia.

Ti chiedo: per un cittadino di Sciacca come te, sia pure con un ruolo istituzionale di parlamentare, valgono modalità di invito diverse da quelle che invece sono state ritenute valide dalla società civile?

Non c’è alcun bisogno che mi soffermi sul dubbio malizioso che mi assale, visto il recentissimo patto di legislatura di Matteo e della Sua Attiva Sicilia con il presidente Musumeci.

Ringrazio il nostro deputato regionale dell’attenzione, e resto in attesa del Suo riscontro, se vorrà darmelo. Con la stima di sempre

Nino Porrello

Un pensiero su “MATTEO, MA CHE VUOL DIRE NESSUNO MI HA INVITATO?”
  1. Ho letto con attenzione il tuo editoriale.
    Anche nei confronti di Matteo Mangiacavallo metterei da parte il rilievo in ordine alla sua mancata partecipazione alla marcia di protesta per pregarlo di utilizzare la sua posizione di alleato/sostenitore del Presidente Musmeci e del suo governo,modificando l intesa programmatica sottoscritta fra gli ex grillini e il capo del governo regionale,inserendo come punto prioritario la riapertura delle Terme di Sciacca.
    Il minimo che Mangiacavallo può chiedere all’inquilino di Palazzo
    D’Orleans,tenuto conto del fatto che,a fronte dei tanti mal di pancia esistenti fra i deputati che sulla carta fanno parte della maggioranza che sostiene Musmeci,il voto di Matteo Mangiacavallo e degli altri deputati che hanno lasciato i 5 stelle per dare vita ad altro soggetto politico sono decisivi per la vita dell’attuale governo regionale.
    Se farà questo ,Mangiacavallo potrà dire alla città di Sciacca e alla Sicilia che la sua rottura con i 5 stelle é servita anche per costringere Musmeci ad avere un approccio nuovo e diverso verso il problema Terme ,avendo come obiettivo primario e a breve la riapertura delle nostre gloriose e oggi ingiustificatamente chiuse Terme .
    É legittimo sperare che ciò avvenga?
    Mi auguro di si.
    Lillo craparo
    ex Sindaco di Sciacca

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