
Quattro ore ininterrotte di consiglio comunale aperto sull’emergenza della crisi idrica in città hanno alla fine determinato, alle ore 23 di ieri sera, una schiarita che, con l’accordo di tutte le parti, scongiura il precipitare di una situazione che negli ultimi dieci giorni si era fatta man mano sempre più drammatica. Si è alla fine della seduta ricomposto il braccio di ferro e conseguente situazione di rottura che si era consumata tra AICA, ente gestore della erogazione idrica, e autotrasportatori privati con autobotti che erano scesi in sciopero di fronte alla pretesa di AICA di convenzionarli, per assumere in proprio la regia della distribuzione sostitutiva con autobotti, Tale situazione aveva reso incandescente la problematica idrica, già di per sé emergenziale, ma l’iniziativa del sindaco di rivolgersi al Prefetto e i contenuti del consiglio comunale aperto di ieri sera hanno di fatto determinato una inversione di marcia da parte di AICA.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di sintetizzare quanto accaduto ieri in aula consiliare, per chi non desidera visionare l’intera seduta accessibile alla fine di questo articolo.
C’è da dire, innanzitutto, che hanno partecipato alla seduta consiliare aperta e sono ovviamente intervenuti nel dibattito il presidente e il direttore generale di AICA, Cantone e Guarneri.
Hanno poi preso parte al dibattito anche rappresentanti del mondo economico, sociale e politico della città:
⁃ Calogero La Bella per gli amministratori di condominio
⁃ Santina Matalone per gli operatori turistici
⁃ Fabio Cacace per i ristoratori
⁃ Barbara Tancredi per i comitati di quartiere
⁃ Salvatore Martino per Federcase
⁃ Salvatore Monte per il movimento politico Sud chiama Nord
Da loro sono arrivate vere e proprie invocazioni di aiuto in nome e per conto di una popolazione che a fronte di turnazioni nell’erogazione di acqua sempre più scarse e distanziate nel tempo non trova più il salvagente delle autobotti, in nome e per conto di attività economiche che nel settore turistico rischiano la chiusura a causa di una fuga della clientela e della disdetta di prenotazioni per i prossimi mesi, in nome e per conto di un’intera città turistica sull’orlo del baratro per la perdita di reputazione a causa della mancanza d’acqua.
Prima di loro aveva aperto le danze il direttore generale di AICA, Guarneri, con un suo primo intervento rimasto molto sulle generali e che non aveva fatto intravedere sostanziali aperture nella posizione intransigente assunta dal gestore pubblico dell’acqua.
Agli interventi “civici” ha fatto poi seguito quello del presidente di AICA, Cantone, e anche il suo dire aveva fatto intravedere nuvoloni neri su un cielo già di per sé plumbeo: siamo di fronte ad una situazione di siccità eccezionale che non si verificava da 123 anni e che riguarda l’intero Meridione d’Italia, tant’è che è stato dichiarato dal governo lo stato di calamità; sono stati reperiti da AICA 6 milioni e mezzo di euro per scavare nuovi pozzi, ma occorrerà comunque del tempo; l’acqua è un bene prezioso che la cui distribuzione non può essere affidata a soggetti autotrasportatori che AICA neanche conosce; occorre instaurare un sistema di trasparenza e di legalità che nel meccanismo “sostitutivo” delle autobotti porti chiarezza su tre punti: dove si prende l’acqua, chi la trasporta e dove viene portata; il sistema che finora ha supportato la distribuzione dell’acqua a Sciacca con autobotti è stato qualcosa di “anomalo”.
Fin qui l’intervento del presidente Cantone, che sembrava anch’esso di sostanziale chiusura rispetto alle posizioni degli “autobottisti”, del tutto contrari a convenzionarsi con AICA, diventandone di fatto una sorta di braccio operativo.
A questo punto, tuttavia, un nuovo intervento del direttore di AICA, Guarneri,ha improvvisamente evidenziato un cambio di indirizzo, in direzione di soluzioni immediate ben più concrete e positive tramite un regime “transitorio” articolato su tre livelli:
⁃ gli utenti contrattualizzati allacciati alla rete potranno chiamare autonomamente l’autotrasportatore privato e potranno chiedere il rimborso ad AICA delle spese acqua e trasporto sostenute fino a 100 euro per singola autobotte;
⁃ gli utenti non contrattualizzati ma serviti dalla rete idrica potranno immediatamente contrattualizzarsi e poi chiamare autonomamente, l’autotrasportatore privato, chiedendo poi il rimborso
⁃ gli utenti non contrattualizzati e non serviti da rete idrica potranno, infine, anche loro provvedere autonomamente alla chiamata di autobotte
In definitiva, per tutto il periodo dell’emergenza dichiarata dallo stato di calamità fino al 31.12.2024, AICA ha rinunciato all’iniziale pretesa che la richiesta di autobotte sostitutiva dovesse essere fatta dagli utenti esclusivamente tramite la stessa AICA, ma nel frattempo gli utenti non contrattualizzati dovranno provvedere al proprio censimento nei registri del gestore pubblico e gli autotrasportatori comunque iscriversi in apposito elenco/convenzione con AICA, ottenendo in cambio sia la possibilità di essere chiamati direttamente dall’utente in questo periodo di regime transitorio sia la possibilità di approvvigionarsi di acqua in punti di prelievo che saranno indicati da AICA e nei quali la pressione ritornerà ad essere adeguata.
A questo punto sono intervenuti nel dibattito consiliare alcuni consiglieri comunali, il sindaco e il presidente del consiglio comunale.
Per i consiglieri comunali hanno preso la parola:
Bivona, Bellanca, Cognata, Maglienti, Bono, Santangelo, Catanzaro Giuseppe, Bruccoleri, Blo e Venezia per l’opposizione
Campione, Leonte e Ruffo per la maggioranza non numerica.
Tanti e importanti gli aspetti affrontati nei diversi interventi: il rispetto che merita una città turistica che nel periodo estivo raddoppia la propria popolazione; l’inopportunità dell’azione intrapresa da AICA, proprio in questo momento emergenziale, di ridurre la pressione di erogazione dell’acqua nella stazione di approvvigionamento delle autobotti private e di pretendere il convenzionamento degli autotrasportatori privati per mettere fine ad una “anomalia” che ha in realtà sempre fatto comodo sia a Girgenti Acque prima che ad AICA dopo per la loro incapacità di assicurare un servizio sostitutivo di distribuzione dell’acqua con autobotti; il rispetto che merita una città virtuosa che si è fatta carica di finanziare AICA a differenza di altri comuni che non hanno mai versato le proprie quote sociali e che adesso vengono trattati alla pari di Sciacca nella fornitura di acqua, in nome del principio di solidarietà; l’esigenza assoluta di soluzioni immediate del conflitto AICA/autobottisti privati per scongiurare il rischio di una situazione diventata improvvisamente drammatica; l’esigenza di una programmazione certa nella fornitura idrica, con i turni che vengono rispettati e il necessario aggiornamento in tempo reale del sito web di AICA; le particolari e pressanti esigenze del centro storico, in più punti del quale le autobotti non riescono neanche ad accedere e sono necessari turni di erogazione più frequenti; la necessità di un numero verde facilmente accessibile da parte degli utenti e di adeguati provvedimenti di urgenza e di emergenza da parte dell’amministrazione comunale, anche con il ricorso alla protezione civile.
A questo punto è intervenuto il sindaco Fabio Termine, rimasto fino a quel momento silenzioso spettatore, che ha fatto efficacemente sintesi di tutti i controversi aspetti emersi dal dibattito:
l’intervento del primo cittadino ha chiarito che la strategia da lui messa in campo è stata quella di coinvolgere direttamente il Prefetto, dal quale è sostanzialmente arrivato l’input decisivo di stoppare AICA nella richiesta di assumere immediatamente la regia delle forniture sostitutive di acqua con autobotti: i cittadini di Sciacca, sia quelli contrattualizzati che quelli non contrattualizzati, potranno così ancora continuare a rivolgersi direttamente, in una sorta di regime transitorio, agli autotrasportatori privati. Il sindaco ha poi comunicato che il Comune si doterà per proprio conto di due autobotti e che ha chiesto ad AICA di dotarsi di una autobotte piccolina, in grado di poter accedere ad indirizzi oggi inaccessibili del centro storico, zona che dovrà tuttavia essere maggiormente tutelata nella programmazione delle turnazione di erogazione idrica. Il primo cittadino ha poi aggiunto, con un piglio sostenuto, che non consentirà mai che la città di Sciacca perda la propria stagione estiva e che se nuove e ulteriori problematiche dovessero insorgere si troveranno le soluzioni del caso.
Alla fine, il presidente Ignazio Messina, anch’egli puntualmente critico nei confronti di AICA, ha fatto sintesi in un ordine del giorno (preparato nel corso di una breve sospensione) di quel che si può definire il “sistema transitorio” che a Sciacca regolerà la distribuzione sostitutiva di acqua con autobotti da oggi e nei prossimi mesi fini al 31 dicembre e che il lettore potrà ascoltare nella parte finale della registrazione in streaming della seduta consiliare a partire dal minuto 3:57:00.