Eccoci qui ancora una volta a immaginare, sognare e quindi a richiedere una città di Sciacca che sia di qualità, nelle condizioni di poter esprimere tutto quel suo potenziale di Cultura che da sempre la caratterizza.

Alla faccia di quelli che ne parlano, noi siamo una città bella, con una marcia in più nel panorama siciliano. Sciacca esprime fior di uomini e donne che attraverso associazioni , centri culturali, o anche individualmente, si occupano di arte, musica, teatro o che sono impegnati anche nel mondo del sociale.

Però… sì ovviamente c’è un pero’, che limita, schiaccia, deforma e comprime questa potenziale forza culturale: si chiamano strutture, spazi, luoghi da vivere e da utilizzare.

La notizia ultima è che all’interno del Teatro Samona’ una sala da 100 posti è stata ristrutturata per piccole rappresentazioni o per l’utilizzo prove delle nostre compagnie teatrali, e sarebbe anche possibile utilizzarla presto.

La proprietà di questo bene è della Regione Siciliana. Quindi, cosa dovremmo e potremmo aspettarci? Che la nostra classe politica regionale prenda in mano la questione e risolva una volta per tutte il problema dell’uso dell’intero teatro Samona’…. Ma lo farà? O rimarrà sempre lì chiuso, monumento all’incapacità della Regione a fare qualcosa di buono per la nostra città?

Altro bene, ricompreso oggi nel complesso termale, è l’ex Convento San Francesco, che con il suo bellissimo atrio, le sale espositive e l’Auditorium potrebbe essere un centro polivalente per iniziative culturali, convegni , mostre e spettacoli in un’ area, quella termale, accanto al teatro popolare Samona’ e alla villa Comunale, che è sempre stata a vocazione turistica. Anche questo bene è di proprietà della Regione Siciliana.

Terzo importante bene di proprietà della nostra amata regione è il Complesso Monumentale Santa Margherita, dove è previsto da anni, molti anni, troppi anni, la realizzazione del Museo Regionale di Sciacca , con oltre 6 milioni di euro di finanziamento già finalizzato e che potrebbe ospitare al suo interno beni artistici di grande valore oggi sparsi un po ovunque.

Su questi argomenti più volte è stata fatta pressione sulla politica. C’era stato un momento di grande speranza grazie al compianto assessore regionale e archeologo Sebastiano Tusa, che stava lavorando con impegno in Regione per risolvere e portare a compimento il Museo.

Purtroppo il processo di definizione delle problematiche per poter iniziare i lavori del nostro Museo cittadino si è interrotto con la sua prematura e tragica scomparsa.

Oggi chiediamo che si apra pubblicamente una “Vertenza Sciacca” che, insieme a quella sulle Terme, possa consentire alla nostra città di recuperare quella dignità che merita.

Di TYERRE

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