Il costruendo teatro popolare di Sciacca, denominato Samona’ dal nome del suo progettista, risulta escluso dai “monumenti nazionali” della nostra provincia ricompresi in un progetto di legge approvato dalla Camera dei Deputati.

Ne dà’ notizia in una nota stampa l’ex assessore, nonché uomo di teatro, Salvatore Monte.

Sono sette i teatri della provincia di Agrigento che vengono dichiarati “monumento nazionale” nel predetto progetto di legge:

il Luigi Pirandello di Agrigento; Regina Margherita di Racalmuto; Re Grillo di Licata; Sociale di Canicattì; del Mare di Menfi; L’idea di Sambuca di Sicilia e Sant’Alessandro di Santa Margherita di Belice.

Un risultato e un riconoscimento importante per questi teatri agrigentini, anche in vista di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025.

Ora il provvedimento passa al Senato per l’approvazione definitiva.

“Dispiace non vedere in questo elenco il nostro teatro popolare saccense, struttura che per la sua storia e la sua conformazione architettonica meriterebbe notevoli riconoscimenti, osserva Salvatore Monte. Davvero un peccato. Sciacca come sempre non riesce, in prima battuta, ad essere al pari di altre realtà. Occorre sempre attendere interventi postumi per metterci in carreggiata con gli altri”.

Tra l’altro, aggiungiamo noi con un pizzico di ironia, la denominazione di “monumento nazionale” il nostro teatro se la sarebbe davvero meritata, anche per la sua insuperabile storia di opera pubblica incompiuta ormai da molti decenni, un vero e proprio monumento alla incapacità della Regione siciliana di attenzionare il territorio di Sciacca fino a spendere miliardi e miliardi di euro di denaro pubblico senza riuscire a raggiungere l’obiettivo di una apertura al pubblico della struttura, che rimane lì desolatamente chiusa con le sue belle 700 poltroncine in velluto rosso che solo per un tempo molto breve ebbero la legittima soddisfazione di svolgere la propria funzione.