
Merita particolare attenzione la scelta del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca di affidarsi alla suggestione e alla forza delle immagini di una Sciacca città termale del futuro, nell’immediata vigilia di quel 6 Marzo che si propone di essere una grande giornata di mobilitazione popolare per le Terme di Sciacca.

Una scelta che, oltre a presupporre la riconosciuta prevalenza comunicativa, dell’immagine sulla parola, ci affida una visione di futuro che rende maggiormente comprensibile quella speranza che il Comitato Civico vorrebbe contribuire a rendere nel tempo realtà concreta.

Non è certo un caso il fatto che i due video scelti dal Comitato Civico per dare forza all’azione promozionale di sensibilizzazione popolare verso il 6 Marzo riguardano: il primo l’aspetto del “come eravamo” e quindi con uno sguardo rivolto al passato, il secondo l’aspetto del “come vorremmo essere” con uno sguardo rivolto invece al futuro. Non a caso manca il presente, che pure potrebbe offrire tante immagini significative di abbandono e degrado, perché quel che conta nel presente è solo costruire un ponte tra passato e futuro, e quel ponte potrà essere solo la giornata del 6 Marzo.
Per costruire un ponte verso un orizzonte di futuro è importante averne una visione ben definita, che nel video utilizzato dal Comitato Civico è quella di una città che ha deciso di diventare davvero un’autentica città termale, destinando urbanisticamente una parte del suo territorio (nel video la cosiddetta Valle dei Bagni) ad una espansione di contenuto esclusivamente turistico-termale, con alberghi, stabilimenti, verde pubblico diffuso, grandi piazzali e approdo turistico.







E’ soltanto una suggestione di futuro, ma crederci significa creare le premesse per realizzarlo, iniziare a scrivere una pagina nuova nella storia della nostra città e del nostro territorio.
E’ questa la forza dei sognatori, quella di far diventare possibile quello che ai più sembra impossibile. E se sono in tanti a sognare, diventa più facile dare un calcio alla im di im-possibile.
È simbolicamente significativa l’uscita pubblica di questo video del “come vorremmo essere” nello stesso giorno in cui è stato presentato il libro “Una storia sbagliata”, di Alfredo Ambrosetti e Filippo Cardinale, che con una “operazione verità” ci racconta le diverse fasi in cui si è articolata la storia della gestione regionale delle Terme di Sciacca, che ha portato alla loro chiusura: da una parte un libro che ci fa conoscere il passato, per evitare di ripeterne gli errori, dall’altra un video che ci trasporta in un futuro possibile.
In mezzo ci sta il 6 Marzo e una mobilitazione popolare che deve essere un ponte tra passato e futuro, per scrivere la prima pagina di una storia nuova che questa volta non sia sbagliata.
Ero presente all’incontro di ieri tardo pomeriggio presso il circolo Garibaldi di Sciacca Ho seguito gli interventi dei coautori del libro Cardinale e Ambrosetti e quelli successivi.Non avendo avuto possibilità di leggere il libro,ho preferito non intervenire. Mi sono piaciute le immagini del documentario a supporto della manifestazione del 6/3/2024.Condivido in toto la riflessione di Nino Porrello .Bisogna battersi affinché alla manifestazione del 6/3 ci sia tutta la città,nessuno escluso.Conclusa questa ,occorre chiedere al Presidente della Regione Schifani di mantenere fede alla dichiarazione resa giorni addietro ad Agrigento ,di battersi per la riapertura delle Terme di Sciacca e Acireale entro la legislatura regionale. Mi permetto suggerire all ‘inquilino di Palazzo
D’Orleans :si impegni di più e si batta per realizzare la riapertura delle Terme di Sciacca e Acireale entro quest’anno. Poi si attivi per dialogare con il nuovo vertice della Cassa Depositi e Prestiti,che la Meloni dovrebbe nominare a breve.Quest’ultima è l unica che ci può assicurare la riapertura Diverso è il discorso della gestione,che sarebbe meglio,attraverso apposita gara,affidare a operatori superspecializzati del settore.sarebbe utile avere una interlocuzione con gli amministratori delle Terme di Salsomaggiore,riaperte e rilanciate,chiedendo consigli e qualche “assist “.Speriamo bene. Lo dobbiamo fare per la città,per le nuove generazioni e per fare di Sciacca,(oltre che città di mare,con una attività turistico/alberghiera in crescita,grazie alla famiglia Mangia e al Resort della Famiglia Forte in contrada Verdura,)una città soprattutto riposizionata sulle Terme e su quanto connesso con tale settore Speriamo bene. Lillo craparo