La questione della potatura del verde pubblico e dell’abbattimento di alcune alberature a Sciacca, che negli ultimi giorni ha originato dibattito anche polemico sui social e mezzi di informazione, approda adesso al confronto politico con una interrogazione consiliare presentata dai consiglieri comunali di opposizione Raimondo Brucculeri, Maurizio Blo’ e Alessandro Grassadonio, indirizzata al sindaco Fabio Termine.

L’interrogazione inizia con una lunga e articolata premessa:
– che il verde urbano rappresenta uno strumento di lotta al cambiamento climatico in atto e, dunque, ogni albero abbattuto o mal potato è un grave danno oltre all’albero stesso e per l’ambiente anche per la comunità (l’albero è un bene patrimonio dell’intera collettività), in quanto con i suoi molteplici effetti benefici combatte e contrasta l’inquinamento atmosferico (CO2 e altri gas serra – Particolato), modera gli eccessi di calore e regima le precipitazioni trattenendo e rallentando lo scorrimento della piaggia al suolo;
– che tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde urbano sono regolate, da norme Europee e Nazionali (legge n. 10 del 2013) e comunque, tutti gli interventi, devono essere realizzati secondo le buone tecniche di gestione degli alberi in ambito urbano senza mai compromettere il loro stato vegetativo e le molteplici funzioni che essi esplicano a vantaggio della comunità;
– che già da qualche settimana sono in atto interventi di potatura di alberi in diverse vie e piazze della città per cui diversi cittadini e tecnici del settore hanno espresso lamentele e dubbi in merito alla modalità e all’opportunità di tali interventi;
– che inaspettatamente è stato ritenuto di dover procedere subito all’abbattimento di ben due alberi di ficus molto vetusti, pertanto storici, siti in via Carlo Max che apparivano vigorosi ed in ottimo stato vegetativo e, pertanto, nulla faceva pensare a questo drastico provvedimento.
– che nessun provvedimento precedente era stato posto in atto al fine di salvaguardare i cittadini circa il rischio di instabilità e quindi di pericolosità imminente di tali alberi;
– che già qualche anno fa, alcuni alberi sempre della stessa via, erano stati oggetto dello stesso improvviso ed inaspettato abbattimento;
– che in Piazza Carmine e in diverse vie e luoghi cittadini (via Capouccini, via Carnevale, spazio prospicente alle Giummare, Piazza A. Scandaliato, ecc.) altri alberi sono stati danneggiati in quanto oggetto di interventi di capitozzatura e drastiche potature, tali da compromettere lo stato vegetativo, e le funzioni di contrasto all’inquinamento nonché la funzione estetica dell’albero;
– che, secondo più che ormai consolidati autorevoli pareri tecnico-scientifici, i tagli di rami di grossa sezione e asportazione di grosse branche (capitozzature) più che risolvere i problemi potrebbero conseguire un aumento di rischi di attacchi di malattie fungine, indebolimento generale della pianta, perdita del naturale portamento tipico della specie, con indebolimento dell’apparato radicale con aumento di rischi di caduta.

Sulla base di tali premesse e considerazioni , l’interrogazione dei tre consiglieri CHIEDE all’amministrazione comunale:

▪ Quali sono state le cause di questi abbattimenti e se esiste una perizia redatta da un tecnico specializzato, che certifichi la pericolosi e la necessità di abbattimento degli alberi di via Carlo Max, ed in caso ci fosse se è stata valutata l’opportunità, da parte del perito, di ipotesi alternative, magari soprassedendo all’abbattimento e con un opportuno periodo di monitoraggio, cercare di recupera gli alberi, naturalmente ponendo in atto tutte le cautele per evitare danni a persone e/o cose;
▪ quale sia il criterio adottato per la potatura degli alberi nella nostra città e quale studio è stato applicato per effettuare questi interventi;
▪ a quale impresa è stato dato l’incarico ed a quanto ammonta la spesa affrontata dal Comune per tali lavori di potatura e chi, eventualmente, ha conferito l’incarico al perito;
▪ se esiste un responsabile del Comune e se questi abbia controllato e vigilato in merito alla correttezza dei lavori effettuati;
▪ se il costo per l’abbattimento dei due alberi e per la redazione della eventuale perizia rappresenta un ulteriore spesa per la comunità;
▪ se è stata prevista la piantumazione di altri alberi in sostituzione dei due abbattuti e che previsione di spesa è stata fatta per tale sostituzione.

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