Grande apprezzamento per il convegno intitolato Sciacca e gli Ordini Militari religiosi dei Cavalieri Templari, Teutonici e Ospitalieri, che si è svolto ieri sera presso la sala convegni della Chiesa B.M.V di Loreto – Perriera.

Una gran bella serata di cultura, dal tema un po’ inedito per il panorama saccense, nella quale, grazie al cultural brokering Renato Sanfilippo che l’ha organizzata, abbiamo avuto il piacere di ascoltare con grande interesse i due relatori, il giudice Nello Bongiorno e il dr. Rino Dulcimascolo.


Ha aperto la serata Giovanni Tagliavia, che ha rimarcato l’importanza nobiliare della sua famiglia, attestata da documenti ufficiali e resa visibile da un cospicuo patrimonio all’interno del centro storico.


Successivamente il vulcanico giudice Nello Bongiorno ha delineato un file rouge intrecciando un tema così apparentemente lontano in un contesto incredibilmente di attualità. Grande attenzione al linguaggio dell’odio e della violenza contrapposto al linguaggio cortese e galante, della cavalleria. Il giudice Bongiorno ci ha intrattenuto con grande maestria sulla storia dal medioevo dove sullo sfondo c’è sempre la storia dei papi, dei re e di tutti gli ordini che hanno fatto le crociate.

Il Dott. Rino Dulcimascolo ha relazionato in maniera puntuale la cronistoria dei Templari dalla loro nascita alla loro scomparsa, perché la vera notizia oggi è che i cavalieri templari si sono estinti.

A concludere la serata il Dott.Sciume’ ci ha presentato i risultati della sua ricerca sulla dieta dei templari, che proprio grazie alla loro alimentazione avevano una vita più lunga rispetto alla media del tempo. Il loro segreto era mangiare carne due volte a settimana, assumere tanto pesce, verdura e legumi, una vera e proprio dieta mediterranea anti-litteram. Grande sorpresa anche per il loro utilizzo dell’aloe vera.

Una tematica in definitiva molto interessante, da approfondire, come ha confermato Renato Sanfilippo, il quale ha promesso di organizzare un incontro apposito e continuare con questi incontri “incrociati”, come lui li definisce.


Un argomento così specifico e importante per la nostra storia, insieme alla partecipazione ieri di molti studiosi ed intellettuali di Sciacca, ci fa ben sperare su una sempre maggiore vivacità dell’ambiente culturale di Sciacca.

Tyerre e Filena Rizzuto

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