Due giovani, due organizzatori di eventi, due talenti che Sciacca ha visto nascere e crescere: Salvatore Monte e Antonio Di Marca. Hanno iniziato insieme la carriera nel difficile mondo dello spettacolo, facendo una scelta ardua , per molti addirittura impossibile, ma non per loro due. Salvatore ha frequentato il Liceo Classico e Antonio il Liceo Scientifico a Sciacca, ma poi, entrambi sono andati a studiare discipline dello spettacolo a Bologna e a Roma, dotandosi di esperienze fondamentali per la loro formazione presso l’Università La Sapienza. I loro curriculum sono ricchi di corsi seguiti presso autorevoli scuole di teatro italiane. Sarebbe troppo lungo elencare i lori titoli in merito.

Per un certo periodo di tempo, rientrati a Sciacca, procedono sulla stessa strada, coltivando la passione per il Carnevale, per le tradizioni popolari, per il teatro, per lo spettacolo leggero. Hanno le idee molto chiare su come valorizzare quegli elementi che possono dare una spinta culturale alla città. Aggiungo, conoscendo entrambi da tanti anni, che un supporto non indifferente alla loro carriera viene dalle loro famiglie, profondamente radicate nel nostro tessuto sociale e culturale. Due famiglie straordinarie, sempre pronte ad appoggiare le loro iniziative. Uguali, ma diversi nel carattere. Salvatore , istrionico e autoironico; Antonio pacato e solare.

Entrambi empatici, con la capacità di entrare a contatto con la gente di Sciacca, di alimentare amicizie e collaborazioni, di farsi conoscere e voler bene. Pur tra mille difficoltà, il loro cammino prosegue fino a quando la loro collaborazione , passata attraverso la creazione della Pro Loco Sciacca Terme , si interrompe. Nel 2018, nella vita professionale di Antonio irrompe Serena Autieri; in quella di Salvatore, Cateno De Luca. Iniziano due percorsi differenti: Antonio entra nel team di una delle attrici eccellenti della commedia musicale italiana; Salvatore, già iniziato alla politica con precedenti esperienze amministrative, prova il salto di qualità al fianco di un politico altrettanto “teatrale”.

Esaurite entrambe le esperienze, il loro rientro a Sciacca, nel consueto alveo dello spettacolo a loro più congeniale, le loro strade, come due rette parallele, procedono acquistando velocità e vigore. Producono tantissimo, in settori uguali ma straordinariamente diversificati. Salvatore Monte predilige il teatro e lo spettacolo alla “Garinei e Giovannini”, non per nulla il suo maestro e il suo idolo è stato proprio Pietro Garinei.

Il suo iter procede seguendo quasi una mission che guarda alla valorizzazione di fatti e personaggi della città che ama: Sciacca. Nascono, dopo il triste periodo della pandemia , produzioni teatrali ambientate in luoghi caratteristici e in location mai prima utilizzate per spettacoli. (e che gli hanno procurato tanti guai )n.d.r.

Una vera predilezione, quella di Salvatore, per i luoghi della memoria della città, luoghi trascurati e dimenticati che intende far conoscere sia ai suoi concittadini che alle giovani generazioni. Ma non solo. Rispettoso e amante delle tradizioni popolari, apre a nuove situazioni che possano unire il turismo e altri settori, come la gastronomia. Quella politica delle “sagre” che tanto viene oggi apprezzata dai locali ma anche dai vacanzieri, e che va seguita e alimentata con intelligenza.

Antonio Di Marca in questi ultimi anni un percorso che avesse come mission quella di intrattenere il pubblico più giovane e più ampio di quello cittadino con l’organizzazione di spettacoli di grande respiro, come il Green Valley e Azzurro Food, manifestazioni che richiedono un impegno notevole dal punto di vista organizzativo e logistico.

Manifestazioni che strizzano l’occhio all’intrattenimento di qualità, con la presenza di vip del mondo musicale e non solo per il mondo giovanile. 

Sempre pronto ad accogliere al volo le opportunità che si presentano per creare grandi eventi, Antonio , pur in circostanze più “drammatiche” sa mantenere un grande controllo. Non lo incontri mai in Piazza Scandaliato, che lui predilige come location per i suoi eventi imbronciato o preoccupato. Lui ti sorride, rassicurante e affettuoso, come sempre. 

Potrei continuare ancora per molto a parlare di loro due. Ma per concludere, dal momento che amo la sintesi, vi voglio confessare che amo questi due ragazzi, che amano la nostra Sciacca. Che sono anche figli vostri, di voi sciacchitani che amate la vostra città. Le notizie che vi ho dato in questo articolo sono incomplete e lacunose, ma spero che diano l’idea di quanto impegno, quanti sacrifici, quante ansie e anche pericoli e rischi corrano ogni qual volta si accingono a organizzare un evento, quale che esso sia. Ci vuole davvero tanto coraggio e tanta determinazione per fare il mestiere che loro fanno. Collaborati, certamente da squadre che sono all’altezza della situazione, da persone che amano rischiare tempo e denaro insieme a loro.

Dietro i loro sorrisi ci sono dubbi e preoccupazioni, ostacoli che non li hanno mai scoraggiati. Questo li rende, ai nostri occhi, grandi.

Un pensiero su “Salvatore e Antonio, i gemelli diversi dello spettacolo”

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