È arrivata vuota di persone e si è spiaggiata sull’arenile del Lido una barca in ferro utilizzata dai migranti per l’attraversamento del Mediterraneo, certamente un’imbarcazione che è stata oggetto di soccorso e che le correnti hanno poi trasportato su questo tratto di costa siciliana.

All’interno c’è un po’ di tutto: vestiario, scarpe, camere d’aria di pneumatici da utilizzarsi come salvagenti, ecc. ecc.

Le immagini di queste pseudo barche costruite in fretta e furia con lamiere economiche fanno ormai parte delle nostre quotidiane visioni in televisione, ma l’impressione che fa la visione reale di questo fragile guscio arrugginito che trasporta umanità è tutt’altra cosa.

Ti lascia dentro un’emozione mista a incredulità, ti fa toccare con mano quanta disperazione deve esserci in queste donne e in questi uomini che mettono così a repentaglio la loro vita e spesso quella dei loro figli, affrontando in questo modo le insidie del mare in cerca di un orizzonte di speranza.

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