Due grandi protagonisti del giornalismo cittadino (e non solo) da oltre un trentennio, Giuseppe Recca e Massimo D’Antoni, hanno dato vita ieri ad un incontro assai ben riuscito, ricco di spunti e contenuti, seguito in presenza da un pubblico qualificato che ha sottolineato più volte con applausi i passaggi della conversazione e che è stato trasmesso in diretta sulle pagine facebook di Giuseppe Recca e del nostro giornale on line.

Il format è stato quello ormai ben collaudato e caro a Giuseppe Recca del “salotto artistico e culturale” di RestArt23, nella splendida cornice a bordo piscina di Bono Vacanze, con il quale il giornalista conduce una intervista di oltre un’ora per far conoscere più approfonditamente un personaggio del mondo artistico e culturale, format che Giuseppe Recca gestisce ormai con consumata sapienza e capacità, degna dei migliori interpreti a livello di giornalismo italiano.

Un format, quello di RestArt, giunto ieri al suo penultimo appuntamento estivo e che probabilmente proseguirà con una versione invernale.

Questa volta l’ospite era un giornalista e non un giornalista qualunque, ma quel Massimo D’Antoni che oltre ad essere il presidente della cooperativa che gestisce l’emittente televisiva RMK (diventata su canale 80 del digitale terrestre la più seguita a livello provinciale) è sopratutto il numero uno per storia professionale dei giornalisti di Sciacca.

Un vero e proprio opinion leader.

Recca non si è lasciato sfuggire l’occasione di far emergere tanti aspetti personali e quindi poco conosciuti di Massimo D’Antoni, come la sua grande passione per la letteratura, ma lo ha condotto anche sul terreno della realtà cittadina, sulla quale il presidente di RMK ha detto la sua a 360 gradi con l’autorevolezza che lo contraddistingue: dalla politica populista di chi amministra come anche di chi fa l’opposizione fino alle difficoltà di chi fa un giornalismo indipendente in un contesto culturale nel quale come se nulla fosse vieni considerato oggi amico e domani nemico, dall’indifferenza della città per le gravissime problematiche dell’ospedale all’esigenza di far parte di quella ristretta cerchia di cittadini attivi “che non si vogliono rassegnare”.

Insomma, tanti spunti di riflessione che è possibile ascoltare nella registrazione dell’evento qui di seguito riprodotta

https://www.facebook.com/giuseppe.recca.5/videos/293173293445304/

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