Che fine ha fatto il Parco termale di Sciacca con i suoi lavori di straordinaria manutenzione, rifunzionalizzazione e messa in sicurezza che da contratto dovevano concludersi entro il 31.12.2022?

Ci siamo già occupati della questione con un nostro articolo in data 30 gennaio, oggi abbiamo voluto ritornare in cantiere e incontrare sul posto il direttore di cantiere Francesco Petruso e il direttore dei lavori Arch. Paolo Alì.

Cercheremo di riportare ai lettori in modo molto semplice quel che i due nostri interlocutori ci hanno detto, in maniera tecnicamente approfondita, per comprendere quel che si è verificato dal giorno dell’apertura di questo cantiere avvenuta in data 1 settembre 2022 per l’effettuazione di lavori di manutenzione straordinaria finanziati dal Ministero per il Turismo.

È accaduto che, principalmente a causa della prolungata (14 anni) mancanza di manutenzione strutturale, impiantistica e sul patrimonio arboreo, quello che era stato previsto nel progetto finanziato ha dovuto subire tutta una serie di modifiche in corso d’opera per superare difficoltà non prevedibili o comunque non previste in fase progettuale. Ciò ha inevitabilmente rallentato i lavori, per il continuo tira e molla di modifiche e variazioni, anche perché dovendo in linea di massima rispettare la somma complessivamente finanziata occorreva di volta in volta quantificare la previsione di spesa per l’esigenza tecnica sopravvenuta e decidere da quale ambito progettuale recuperarla. In conclusione ne verrà fuori la formalizzazione definitiva di una perizia di variante tra i 30 e i 50 mila euro (così ci è sembrato di capire) che sarà finanziata con fondi che il Comune dovrà reperire da altri capitoli di spesa del proprio bilancio.

Le difficoltà riscontrate hanno riguardato in particolare l’ambito impiantistico per l’illuminazione, la zona del parco giochi e la necessità di ammattonare zone di pavimentazione non non erano previste.

La novità rilevante è che non rientrerà in funzione la grande fontana centrale che si affaccia sulla cavea. In essa infatti sono state tra l’altro riscontrate diverse crepe nel corpo strutturale che non ne consentono la funzionalità con l’acqua. Sarà necessario un ulteriore e diverso progetto, a cui sarebbe bene che il Comune di Sciacca mettesse mano immediatamente, con la ricerca del necessario finanziamento.

Non ci lascia ovviamente per nulla tranquilli sull’argomento il fatto che la maggior parte delle fontane pubbliche di Sciacca, di dimensioni assai più contenute di quella del Parco, siano all’asciutto ormai da anni.

Il direttore dei lavori Paolo Alì ci ha assicurato che entro la fine di maggio i lavori saranno ultimati e il parco termale potrà ritornare disponibile. A questo punto l’interrogativo si sposta su un altro fronte, ossia se l’amministrazione comunale ha già individuato la modalità più adeguata per la custodia, la sorveglianza e la manutenzione continuativa del parco.

Non vorremmo infatti che i lavori vengano completati e che poi il Parco rimanga ugualmente chiuso per mancanza di custode… A Sciacca purtroppo a cose del genere ci siamo abituati.

Nelle foto alcuni dei lavori realizzati o in corso di realizzazione all’interno del parco:

Un pensiero su “PARCO TERMALE: RIAPERTURA A FINE MAGGIO SENZA FONTANA”
  1. È da molto che aspettavamo questa notizia, speriamo vivamente che la data di apertura venga rispettata

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