Stroke Unit, due parole nelle quali è riassunta la ferita potenzialmente più grave che la gestione attuale dell’ASP di Agrigento ha inferto alla sanità pubblica ospedaliera nel distretto sanitario di Sciacca be quindi al diritto alla salute dei cittadini di questo territorio.

Di cosa sia questo “percorso di vita” si parlerà, pensiamo in termini sopratutto medici e scientifici, in un incontro pubblico al Circolo di Cultura di Sciacca con relatori assai qualificati, sabato alle ore 17,30, ma ci appare francamente difficile che il discorso non scivoli su quelle gravi manchevolezze che hanno finora impedito agli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera di venire dotati di questo fondamentale presidio di salute pubblica.

ServireSciacca ne ha già de tempo fatto una bandiera del proprio impegno di servizio civico nell’interesse del territorio, ed è per questo che riproponiamo qui di seguito l’ultima nostro articolo di inchiesta datato 7 agosto 2022, più che mai attuale oggi:

OSPEDALE: STROKE UNIT, RICOSTRUIAMO LA VERITÀ

DiNINO PORRELLO

Negli ultimissimi giorni ha tenuto banco la notizia della mancata attivazione della Stroke Unit presso l’Ospedale di Sciacca, valutata come una sorta di ultima beffa subita dal nosocomio saccense rispetto ad altri ospedali presso i quali invece tale attivazione è avvenuta (Agrigento) o starebbe avvenendo (Castelvetrano).

A fronte delle proteste che ne sono immediatamente scaturite, in un clima che era già di per sé infuocato sull’argomento-ospedale, è stata data notizia dall’on.le Margherita La Rocca: 

– che tale mancata attivazione su Sciacca è dipesa dalla mancanza nel nostro ospedale della Neurologia

– che comunque Sciacca non è stata esclusa, ma rimane inserita nel cosiddetto “circuito Stroke”.

Fin qui la notizia, rispetto alla quale abbiamo tuttavia voluto capirne di più, andando a ritroso nel documentarci, ragion per cui se anche il lettore vuol saperne di più dovrà avere la pazienza di seguirci in questa nostra ricostruzione temporale, dalla quale la realtà dei fatti emerge chiaramente.

Una premessa, per capire l’importanza di ciò di cui stiamo trattando.

La Stroke Unit riguarda direttamente il contrasto a una delle malattie più diffuse, ossia quell’ictus cerebrale (stroke) provocato da un disturbo della circolazione del sangue nelle arterie del cervello, e che costituisce la prima causa di disabilità negli anziani, seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale.

Ci sono due forme di ictus cerebrale:

1. l’ictus ischemico, che si verifica nell’80% dei casi ed è  dovuto al mancato apporto di sangue in una parte del cervello;

2. l’ictus emorragico, che si verifica invece nel 20% dei casi

L’unica terapia efficace contro l’ictus ischemico è rappresentata dalla trombolisi endovenosa, che è in grado di sciogliere il trombo che si forma all’interno del circolo arterioso e che occlude l’arteria cerebrale. Il trattamento è praticabile entro le 4 ore e mezzo dall’inizio dei sintomi e l’efficacia della terapia è maggiore quando il più precocemente possibile eseguita. Se la trombolisi  venosa viene  somministrata con tempestività, i pazienti colpiti da Ictus ischemico hanno maggiore probabilità di sopravvivere (riduzione della mortalità) e di mantenere una propria autonomia nelle attività di vita quotidiana (riduzione della disabilità).

Fatta questa premessa, ricostruiamo adesso una serie di passaggi significativi.

02 febbraio 2019  

L’Assessorato regionale della Salute emette il decreto n. 141 avente ad oggetto la “Riorganizzazione della Rete per le emergenze delle malattie cerebro-vascolari”, nell’ambito della quale viene individuata la Rete delle Stroke Unit, secondo il modello Hub e Spoke. Nella parte delle premesse vengono individuati per ciascun bacino geografico 1 Centro Hub di II livello (tra i quali l’Ospedale di Caltanissetta per il bacino CL-AG-EN e l’Ospedale Civico di Palermo nel bacino Pa-TP) e alcuni Centri Spoke (tra i quali l’A.O. San Giovanni di Dio di Agrigento nel bacino CL-AG-EN e il P.O. di Castelvetrano nel bacino PA-TP). Nella parte dispositiva del Decreto, tuttavia, il P.O. di Castelvetrano non viene citato (per una incredibile dimenticanza?). L’Ospedale di Sciacca non vi figura e quindi a quel momento non fa parte della Rete.

22 Ottobre 2019

In un confronto con l’Assessore della Salute, Ruggero Razza, e con la commissione tecnica regionale Rete della Stroke, la presidente della Commissione Salute dell’Ars, On.le Margherita La Rocca, illustra i motivi per cui l’ospedale di Sciacca dovrebbe essere inserito nella Rete della Stroke Unit:

– perché è un Dea di primo livello, perché ha una radiologia attiva h24, perché ha una riabilitazione e perché nella nuova rete ospedaliera sono previsti per esso 4 posti di neurologia che dovranno essere attivati immediatamente.

La commissione tecnica regionale in quell’occasione mostra grande disponibilità per garantire a Sciacca una Stroke Unit di primo livello. L’on.le La Rocca chiede anche di prendere in considerazione il fatto che Sciacca possa avere come Hub di riferimento Palermo, tenuto conto delle distanze che intercorrono con Caltanissetta.

18/11/2019

L’istanza perorata dalla Presidente della Commissione Sanità viene accolta con il decreto n. 2057 del 18.11.2019. In esso l’Assessorato regionale della Salute stabilisce:

ART.1) 

Il circuito della Rete per le emergenze delle malattie cerebro-vascolari viene integrato con il P.O. di Sciacca, quale sede di Centro Spoke;

ART. 2)

E’ fatto obbligo al Dirigente Generale dell’ASP di Agrigento, in considerazione  della posizione geografica del P.O. di Sciacca, di definire il raccordo sia con la Centrale Operativa 118 del Bacino di AG-CL-EN che con quella del Bacino di PA-TP, al fine di elaborare appositi protocolli per un’efficace integrazione delle attività di rispettiva competenza, per il rispetto delle tempistiche di soccorso, l’appropriatezza  delle cure e la corretta assegnazione a differenti livelli di complessità che la casistica richiede. 

2020/2021

La pandemia Covid distoglie l’attenzione dall’argomento, le persone che a Sciacca vengono colpite da Ictus ischemico debbono essere trasportate a Trapani o Caltanissetta, sempre che i tempi di diagnosi e di trasporto non oltrepassino le prescritte e necessarie 4 ore, altrimenti… Il Comitato Civico Sanità, di cui fa parte anche T.D.M., continua tuttavia nel periodo a fare presente in ogni utile occasione che l’Ospedale di Sciacca, come DEA di I livello, è in attesa della sua concreta attivazione come Stroke Unit nella forma Spoke.

06/08/2022

Si ha notizia ufficiale dell’attivazione della Stroke Unit presso il reparto di Neurologia dell’ospedale di Agrigento. In un comunicato stampa si legge la dichiarazione del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, a margine della giornata in cui la nuova unità sanitaria d’avanguardia viene formalmente consegnata alla collettività:  “Un’unità di trattamento specifico per i pazienti colpiti da ictus celebrale, potenzia la gamma delle possibilità di cura in provincia e fa fare un deciso passo in avanti alla sanità agrigentina nel suo complesso. L’inaugurazione del servizio – continua Ficarra – consente di limitare gli spostamenti dei nostri concittadini fuori provincia. La funzionalità dei 4 specifici posti letto monitorizzati della Stroke Unit qualificano l’attività dell’Asp di Agrigento, rendendo accessibili cure specialistiche fino a ieri non possibili sul territorio provinciale. Finalmente si può procedere alla terapia con trombolisi, ossia attraverso una metodologia che prevede la somministrazione endovena di un bolo di farmaco fibrinolitico utile a sciogliere il trombo causa della patologia”.

Sulla base di tutto quanto sopra, emergono a nostro avviso i seguenti interrogativi, che rappresentano altrettante necessità:

  • se davvero si voleva dare un seguito concreto e concludente al decreto che ha inserito l’ospedale di Sciacca nella Rete Stroke Unit e si volesse oggi dare un seguito concreto alla rinnovata richiesta di di far urgentemente diventare l’ospedale di Sciacca sede di Spoke Unit, cosa ha fatto in questi anni e cosa sta facendo adesso chi aveva la responsabilità e il potere di organizzare su Sciacca la necessaria apertura di un’unità operativa di Neurologia? Che fine hanno fatto quei 4 posti di neurologia “che dovevano essere attivati immediatamente” ad ottobre 2019?
  • nelle more che tutto ciò avvenga, e sperando che possa davvero avvenire, le persone colpite da Ictus ischemico nel territorio di Sciacca potranno essere trasferite sul più vicino ospedale di Castelvetrano (qualora lo stesso diventi operativo come Spoke Unit) invece che sul più lontano San Giovanni Di Dio di Agrigento, oppure ancora sull’HUB di Palermo invece che sul più lontano Hub di Caltanissetta? Con ciò tenendo conto anche dei contenuti dell’art. 2 del decreto nr. 2057.
  • non ci troviamo di fronte all’ennesimo atto gestionale che, di fatto, finisce per penalizzare il territorio ospedaliero di Sciacca e tutta la sua utenza?

DECRETO-N.-141Download

DECRETO-N.-2057Download

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *