Anche in un giorno di pioggia come quello di oggi, si può avere la fortuna di ricevere un video di saluto in cui si sente il suono struggente di un violino : “La pioggia” tratto dall’Inverno di Vivaldi. A suonarlo, per me , è Cinzia Catania.

Questo strumento musicale è il mio preferito, dato che mio padre lo ha suonato per un’intera vita. Cinzia questo lo sa e sa anche che le note di questo meraviglioso strumento sono per me un balsamo del cuore. Quindi lei, amica affettuosa e sensibile, imbraccia il suo violino e realizza dei brevi video che condivide con gli amici…e con me.

Dolcissima come il suo violino, Vincenza Cinzia Catania ha amato la musica e si è dedicata da piccolissima a questa disciplina, con passione sincera, sostenuta nella sua carriera prima di tutti dal suo papà, meravigliosa persona conosciuta da tutti i musicisti di Sciacca per la sua affabilità e quindi da suo marito, compagno fedele e innamorato da quando l’ha incontrata.

Le particolarità sonore del violino sono molteplici, per cui Cinzia accompagna le sue esecuzioni e sceglie il tema in base alle occasioni esterne, ma anche al proprio stato d’animo. Con esso ottiene una vasta gamma di suoni e di effetti, e lo si vede proprio da come tira l’arco. Si possono fare suoni corti o tenuti, in base a dove scorre l’arco, se più vicino al ponticello o alla tastiera si possono ottenere suoni più incisivi o più dolci. Si possono fare delle note staccate o balzate secondo il proprio gusto o l’esigenza del pezzo che va a suonare. Cinzia e il suo violino sono un’unica cosa. Lei è stata la prima donna di Sciacca a diplomarsi in violino al Conservatorio di Trapani.

Al di la degli aspetti tecnici, il violino ha un suono che a tratti può ricordare quello della voce umana, dicono che sia il suono dell’anima, uno strumento che fa piangere sia se suonato bene che se suonato male. Se dovessi descrivere con un aggettivo il suono del violino lo definirei emozionante. Quando sentivo suonare mio padre in chiesa, mi scorrevano le lacrime senza che me ne accorgessi o che potessi trattenermi. Lo stesso avviene tutte le volte che sento suonare Cinzia. Ma è una bella emozione, che sa tanto di umanità, di bellezza e , nel nostro caso, cara Cinzia, di amicizia.

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