Una giornata particolare per la città di Sciacca come quella di oggi, ricorrenza dell’ottavo anno di chiusura delle Terme, ci sembra la più adatta per pubblicare questo ben più generale J’ACCUSE che la nostra Filena Rizzuto rivolge alla classe politica regionale sotto forma di una lettera indirizzata al Presidente della Regione siciliana.

Egregio Presidente Schifani,

Mi chiamo Filena e sono incredibilmente attratta da ogni millimetro di terra e mare di Sicilia. Qui, sono nata e ho il coraggio di vivere, di lavorare, di fare crescere i miei figli e di investire. Non sono una privilegiata e solo grazie ai miei sacrifici la strada che ho percorso me la sono spianata da sola. Io per fortuna non ho nessun “Santo in paradiso” da ringraziare.

Ho deciso di scriverLe in quanto reputo che il quadro socio-economico siciliano sia davvero allarmante. Ma non solo: di fronte all’ennesimo sopruso, all’ennesima ingiustizia della casta nei confronti di noi siciliani, non riesco a rimanere indifferente, sono troppo indignata per fare finta di niente.

Voglio aprire e far aprire gli occhi perché non siamo più nelle condizioni di chiuderli e non possiamo vivere anestetizzati. Siamo stufi di avere solo e sempre il primato di essere costantemente agli ultimi posti nelle classifiche nazionali che riguardano la qualità della vita. Perfino in Europa, per non smentirci, la Sicilia è conosciuta per non essere in grado di utilizzare i fondi stanziati per miriadi di progetti che potrebbero migliorare la qualità di vita dei siciliani.

I problemi atavici della Sicilia, li conosco tutti e li conoscono tutti i siciliani, perché li viviamo quotidianamente sulla nostra pelle. Noi, siamo davvero stanchi delle continue vessazioni, delle continue umiliazioni. Evidentemente 2500 anni di dominazioni non sono ancora bastati al nostro popolo. Ancora oggi continuiamo ad avere padroni, ma tutto ciò deve finire, perché è tempo di capire che i nostri diritti non li dobbiamo implorare e che i favori non possono essere scambiati per diritti. Non vogliamo rimanere ancora sudditi ma cittadini contemporanei. La nostra forma mentis deve cambiare.

Se la mia amata Terra versa in situazioni precarie è ora di vedere di chi sono le responsabilità e chi è colpevole, pertanto:

Accuso i politicanti di mestiere perché a causa dei loro privilegi, degli sprechi, delle promozioni, degli stipendi d’oro e delle baby pensioni, il divario tra loro e la popolazione è aumentato considerevolmente. L’ultimo schiaffo al nostro popolo è stato l’adeguamento Istat: 890 euro mensili in più, 10.700 euro l’anno. Mi sono persa qualcosa o forse questi politicanti si stanno occupando dell’incremento del costo del carburante, dell’energia, della spesa, del costo della vita in generale per tutti gli altri?
Durante la pandemia, già si sono aumentati la pensione ed il trattamento di fine mandato. Queste non sono opinioni, ma fatti. Si tratta di:

– un aumento del tfm (trattamento di fine mandato) di circa il 40% a fronte di un versamento di poche migliaia di euro.
– un aumento della “pensione” di circa 500 euro netti (per chi è al secondo mandato) a fronte di una compensazione sul tfr, che nel frattempo però è aumentato della percentuale di cui sopra.

Accuso i politicanti di mestiere perché il lavoro in Sicilia, rimane un miraggio. La disoccupazione ha raggiunto livelli incredibili e il precariato e il senso di impotenza hanno preso il sopravvento e i giovani, oggi, come ieri, sono costretti ad emigrare in cerca di un futuro migliore. Così i sogni di intere generazioni sono stati distrutti e hanno lasciato posto alla rassegnazione che le cose non possono mai cambiare. Coloro che rimangono si devono accontentare e talvolta vengono sfruttati, in alcuni casi si parla di buste paghe ridicole. Che grande rammarico vedere sgretolare le famiglie, privare mogli dei mariti, i padri dai figli, i nipoti dei nonni, gli amici dagli amici. I giovani vanno via: sono 365.000 in sette anni.

Accuso i politicanti di mestiere perché hanno sprecato e continuano a sprecare la straordinaria bellezza della Sicilia. Anche quando si dovrebbe promuovere il nostro straordinario patrimonio materiale e immateriale, si celano interessi personali e scandali.

Accuso i politicanti di mestiere, perchè l’edilizia scolastica è un’utopia. I bambini e ragazzi non hanno palestre, laboratori e nel periodo invernale soffrono il freddo perché non ci sono impianti di riscaldamento esistenti o perché quelli che esistono sono obsoleti. Inoltre, i futuri cittadini si domani non hanno aree giochi e ricreative adeguate.

Accuso i politicanti di mestiere perché lasciano indietro i deboli, i bisognosi, i fragili. I loro privilegi cozzano con questo mondo, con il mondo degli ultimi, molto spesso dimenticati. I loro fiumi di denaro versus coloro che non riescono ad arrivare a fine mese, che non si possono permettere cure mediche e una spesa adeguata.

Accuso i politicanti di mestiere perché un bene primario come l’acqua non viene garantito sempre e ovunque.

Accuso i politicanti di mestiere perché la sanità è allo sfacelo. Anche qui, l’intesse di pochi contro quello di molti. Mazzette nella sanità e gare truccate sono all’ordine del giorno. I meno fortunati rimangono in balia di pronto soccorso al collasso. Nei reparti manca l’organico e le risorse. I più fortunati preferiscono curarsi fuori da Roma in su. Nel peggiore dei casi i siciliani rinunciano alle cure. Per non parlare delle lunghissime liste d’attesa che ingrassano i conti dei centri privati.

Accuso i politicanti di mestiere perché nella mia città, Sciacca, hanno distrutto un patrimonio inestimabile e invidiabile: le Terme.

Accuso i politicanti di mestiere perché la Sicilia è invasa di rifiuti. Il rischio oltre a problemi sanitari è la cattiva immagine e la cattiva pubblicità per tutti i milioni di turisti che ogni anno contribuiscono a dare respiro a l’unico settore che è trainante dell’economia dell’isola, il turismo.

Accuso i politicanti di mestiere perché la viabilità dell’isola è al collasso. Il nostro essere isola ci isola dal resto dell’Italia. Isola non deve essere sinonimo di isolamento. In alcune parti della Sicilia, come nella mia provincia, quella di Agrigento, sconosciamo le autostrade e la ferrovia. E non ci va nemmeno bene con i collegamenti stradale via bus.

Nel resto della Sicilia, i collegamenti ferroviari sono inefficienti. Non sono solo opinioni, ma fatti:
-Trapani-Ragusa (230 km), durata del viaggio 13 ore.
– Trapani-Palermo (75 km) durata del viaggio circa 4 ore con almeno un cambio. Si può arrivare anche a 4 ore e 48 minuti, con due cambi.
– Catania-Ragusa (70 km) durata del viaggio di 3 ore e 42 minuti, ma al peggio non c’è mai fini quindi si può raggiungere anche in 4 ore e 52 minuti.

Come non citare la vergogna del caro prezzi delle compagnie aeree durante le festività. Questi politicanti non sono mai stati in grado di denunciare le compagnie aere che fanno cartello sui prezzi dei voli. Di conseguenza ancora una volta pagano le famiglie. Quanti madri e padri che si privano di vedere figli e nipoti nelle festività!

Non accuso i politici per passione, che reputo essere davvero in minoranza, coloro che credono nell’alto valore sociale della politica, che si spendono con tutte le forze per il loro territorio, che hanno il tempo per parlare con i cittadini, che si operano esclusivamente a beneficio della collettività.

Signor Presidente, la lista, per nulla esaustiva è davvero lunga ed è tempo di concludere.
Reputo che solo i politici per bene possono avere il privilegio di essere appellati come” Onorevoli”. Onorevole, dal lat. honorabĭle, significa degno di onore: persona onorevole

I politicanti di mestiere non dovrebbero essere chiamare Onorevoli, perchè lucrano sulla vita di un’intera popolazione che sta attraverso un periodo storico difficile anche a livello globale.

I politicanti di mestiere sono ancora in tempo per bloccare lo scatto, ovvero l’adeguamento ISTAT che hanno approvato con il voto segreto. Devono indietreggiare, rinunciare in piccola parte ai loro privilegi, scendere dal piedistallo per accorciare la distanza e avvicinarsi ai cittadini, a coloro a cui chiedono o implorano il voto.

Se così non fosse, i politicanti di mestiere non possono essere annoverati come Onorevoli. Loro non saranno degni di onore ma disonore, non avranno rispetto ma disprezzo.

Cordiali Saluti
Filena Rizzuto

Di FILENA RIZZUTO

Sono esperta in comunicazione internazionale e mi occupo di ospitalità di lusso.In questi anni ho capito che in vacanza la vera ricchezza è scoprire le cose semplici e genuine del paese in cui si è ospiti. Per questo adoro condividere le tradizioni, la bellezza e il buon cibo e racconto piccole storie che fanno grande la nostra storia, provando a stuzzicare il piacere della scoperta di Sciacca e delle "cose" di Sicilia.

2 pensiero su “J’ACCUSE… I POLITICANTI DI MESTIERE DI QUESTA MIA TERRA DI SICILIA”
  1. Parole esatte che condivido in tutto…. voce del popolo,grazie di esserti fatta portavoce della maggior parte di noi.

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