L’ing. Mario Di Giovanna, coordinatore del comitato di quartiere di Via al Lido/ Via Isola Ferdinandea, facendo ricorso alle sue competenze professionali sta ricostruendo sul proprio profilo facebook la storia infinita delle possibili cause che stanno all’origine della nota problematica che, permanentemente irrisolta, affligge la via al Lido di Sciacca e che l’anno scorso ha avuto anche un clamoroso effetto indiretto nel crollo del muro di contenimento di una palazzina, che ha causato gravi danni strutturali all’immobile, con i nostri cittadini che vi risiedevano costretti ad abbandonare per un tempo al momento ancora indefinito le proprie abitazioni.

Pur non entrando nel merito strettamente tecnico delle argomentazioni, riteniamo utile condividere con i lettori la minuziosa ricostruzione anche fotografica della situazione effettuata da Mario Di Giovanna a puntate suo proprio profilo facebook

“Anno 2008. Fino a quel momento la Via al Lido era sicura e non erano mai avvenuti allagamenti degni di nota. Si decise nei 5/10 anni successivi di costruire nel sovrastante quartiere della Perriera il centro direzionale con la Piazza ( cerchiato in rosso) e la strada (cerchiata in verde) senza pensare/adeguare i sistemi di smaltimento delle acque e le fognature. Cosa poteva andare storto?

Il sistema, cervellotico, realizzato tra gli anni 70 e la fine degli anni 80 prevedeva che le acque di fogna della Perriera venissero raccolte in 3 collettori (arancione, blu e rosso, della figura 1), portati sulla Via Lido e da lì al torrente Cansalamone ( percorso arancione figura 2) dove…, sembra incredibile ma è vero, … vengono convogliati in una centrale di pompaggio ( area blu figura 2) per farli tornare alla Perriera e da lì al depuratore (percorso rosso figura 2).

Fermi, fermi con le domande uno alla volta, rispondo a tutti:

1) non era più semplice farle andare per gravità direttamente nel depuratore?
Si

2) Quanto costa far fare le montagne russe alle acque fognarie di un quarterie di 15 mila abitanti?
Un enormità ( ordine di centinaia di miglia di euro annui)

3) tutto questo ha un senso?
No, ma è quello che abbiamo e ce lo dobbiamo tenere … salvo modifiche … ma a quello ci arriviamo dopo.

Figura 2

Che succede se una goccia d’acqua cade nel terreno?
Viene assorbita.

E se cade sull’asfalto?
Non viene assorbita.

Semplice vero?
Adesso, immaginatevi l’area del centro direzionale realizzata intorno all’anno 2010. Vasta circa 40’000 metri quadrati che prima era terreno agricolo, assorbiva l’acqua che cadeva dal cielo e quella che gli arrivava dal resto della Perriera.
Dopo la realizzazione del Centro Commerciale, di strade e palazzi, che fa quell’acqua?

Semplice, non viene assorbita e va verso valle.

Cosa c’è a valle? Le fogne della Perriera e la via al Lido!
Fogne che non erano state pensate e costruite per tutta questa nuova e grande quantità di acqua.

Sono state costruite nuove fognature per tenere conto di questo?
NO
Sono state adeguate quelle esistenti?
NO
Ma di quanta acqua parliamo?
Di tanta, tantissima. Ad occhio e croce durante gli scrosci violenti di pioggia si parla di circa 2/3 mila litri al secondo. Sì, avete letto bene.
Cosa poteva andare storto?

L’acqua si muove verso il basso.

Sembra un’ovvietà ma a Sciacca non lo è.

Abbiamo gia visto le montagne russe dell’acqua di fogna che dalla Perriera va al Cansalamone per tornare alla Perriera.

Ma c’è dell’altro.

La strada della Perriera che dal centro vaccinale porta verso Ovest.

Prima della costruzione della strada, siamo attorno al 2010, l’acqua che cadeva sull’area della Perriera sovrastante (colorata in blu), seguendo la naturale pendenza scendeva verso Ovest ( frecce blu) e andava a raggiungere senza fare male a nessuno il torrente foce di Mezzo sotto la panoramica.

Con la costruzione della strada questo equilibrio si rompe.

Non se ne capisce il motivo, ma chi fece la strada convogliò tutta l’acqua piovana di quest’area estesa ben 60’000 metri quadrati nella fognatura in arancione, che invece che andare come il pendio verso Ovest si dirige in direzione esattamente opposta verso Sciacca.

Questa fogna era di antica costruzione e con ogni evidenza non era stata pensata per convogliare tutta quest’acqua, che in prossimità del centro vaccinale dove c’è un’altra confluenza straripa devastando tutto ciò che c’è sotto (Via al Lido e case limitrofe).

Se avessero lasciato le cose come madre natura le aveva fatte questo problema della via al Lido non sarebbe esistito.

Tutto qua?
Naturalmente no, la storia continua…

Sembra incredibile ma è così.
Nessuno a Sciacca sembra sapere come è fatto il sistema fognario cittadino.

Caso singolare, la riparazione avvenuta in uno dei collettori rotti della Perriera che hanno rivelato non una ma ben due tubazioni.

Storia che si ripete, con aggravante, col collettore sotto il centro vaccinale.

Sì, proprio quello che da 10 anni stravolge la vita degli abitanti della via al Lido eruttando acque di fogna e fango su cose e persone.

Ebbene, nessuno sa dove sia!

Infatti, in occasione del completamento della strada panoramica della Perriera, un tratto di circa 200 metri è stato coperto, tombini di ispezione compresi, dal materiale di formazione della strada.

Oggi quindi il collettore si trova ad una decina di metri di profondità e nessuno sa dove sia.

Risultato?

Se non sai dov’è la fogna ed i tombini si trovano sepolti da metri di terra come fai a ispezionare la fogna ed effettuare le riparazioni?

Complici queste difficoltà, per inciso superabili, da 10 anni aspettiamo che qualcuno ispezioni la fogna dicendoci che percorso abbia e soprattutto se le eruzioni fognarie che travolgono la sottostante via Lido siano dovute anche ad una rottura della fogna.

E la storia continua ….”

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