In occasione di un recentissimo colloquio con Francesca Valenti, successivo al nostro articolo del 27 aprile sullo Stazzone, mi era stato detto che alla ditta appaltatrice del contratto A.R.O. era stata raccomandata la pulizia del piazzale dello Stazzone il giorno prima del primo maggio, prevedendosi per la festività una grande affluenza di bambini per la presenza del parco giochi.

Detto fatto, oggi sono andato a controllare.

Di quella pulizia, opportunamente raccomandata, non c’era alcuna traccia, tutto era rimasto come nel giorno del nostro precedente articolo (vedi foto). Anzi, una novità per la verità l’ho trovata, quel tavolo in legno rettangolare posto nel bel mezzo piazzale. Così vanno le cose a Sciacca…

Con l’occasione ServireSciacca ripropone l’invito alla Capitaneria di Porto di Sciacca di trovare il modo per rimuovere i detriti delle piogge di novembre accumulati al di là della barriera di delimitazione del piazzale (area non di pertinenza comunale) ed evidenzia altresì l’opportunità di eliminare tutti quei vasi-contenitori di piante ormai degradati e assai poco decorosi.

STAZZONE, CI RISIAMO, SPORCIZIA, DETRITI E PUZZO DI FOGNA

DiNino Porrello APR 27, 2022

So che siete anche stufi di vedere immagini e foto come queste, ma ServireSciacca non si stancherà di metterle sotto gli occhi della gente, finché questa nostra città non ritornerà ad essere una città curata e pulita. Siamo allo Stazzone, l’unico lungomare di cui è dotata Sciacca, e questo grande spiazzo è anche un luogo frequentatissimo da bambini e dai loro genitori: tra l’altro è stato anche recentemente arricchito dal parziale rinnovo dell’area giochi, grazie al contributo economico e all’impegno diretto e personale di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui il senatore Rino Marinello e l’ex consigliere comunale Alessandro Curreri. Avevamo a più riprese denunciato lo stato di abbandono e di sporcizia in cui versava da tempo il piazzale e circa due settimane addietro il Comune era finalmente intervenuto con una pulizia straordinaria affidata alla ditta che ha in appalto il piano A.R.O., con la rimozione dei residui detriti risalenti al mese di novembre. Appena il tempo di gioirne, ma quando ci sono ritornato oggi ho amaramente constatato che siamo quasi punto e accapo, è bastato un po’ di maltempo, come evidenziano le foto seguenti. Mentre le scattavo, mi hanno chiamato a gran voce tre signore sedute poco distanti, e mi hanno espressamente richiesto di scrivere un articolo di protesta. Mi sono allora seduto poco distante per farlo, nella piazzetta sul mare che c’è poco più avanti, e complice la giornata di bonaccia da quel mare mi è cominciata ad arrivare un fetore di fogna così penetrante che mi ha costretto ad allontanarmi. Siamo davvero la città dei 5 sensi ho pensato, anche se in un senso completamente diverso da quello auspicabile. Ma perché nella mia città uno sciacchitano civile deve essere costretto a vivere in ostaggio della sporcizia, dei rifiuti o detriti, di troppi concittadini incivili, del puzzo di fogna? Perché non si ha la forza di denunciare e rivedere un piano ARO che fa acqua, anzi spazzatura, da tutte le parti? Perché uno spazio pubblico importante come quello dello Stazzone non deve essere ripulito almeno una volta la settimana? Perché chi insozza i luoghi pubblici, o beni comuni che dir si voglia, deve sempre farla franca? Perché la Capitaneria di Porto non provvede ad eliminare tutti i rifiuti e detriti accumulati oltre il parapetto, in area di sua pertinenza? Perché non si ha il coraggio di demolire quella vergognosa struttura in legno ormai cadente e recintata? Quando avremo un mare davvero punito e non più maleodorante? Ci sarebbero anche altri perché e relativi punti interrogativi, ma ci sarà mai un amministratore o comunque un soggetto responsabile che risponderà a domande come queste che si alzano dalla base dei cittadini? Noi le domande continueremo a farle e le risposte le aspettiamo sempre, anche per saperne o capirne di più, ma nessuno ha finora avuto le palle per rispondere e per cominciare ad assumersi le proprie responsabilità. Ci sarebbero anche altri perché e relativi punti interrogativi, ma ci sarà mai un amministratore o comunque un soggetto responsabile che risponderà a domande come queste che si alzano dalla base dei cittadini? Noi le domande continueremo a farle e le risposte le aspettiamo sempre, anche per saperne o capirne di più, ma nessuno ha finora avuto le palle per rispondere e per cominciare ad assumersi le proprie responsabilità.

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