L’ultimissima decisione dell’amministrazione e degli uffici comunali sulla transitabilità in via al Lido provoca la veemente reazione del Comitato di Quartiere Lido/Ferdinandea, che a firma del suo coordinatore Mario Di Giovanna attacca duramente l’amministrazione uscente e l’ufficio tecnico comunale con un comunicato stampa che ha il chiaro intento di rendere nuovamente pubblica la posizione dei residenti sull’intera problematica (o quasi) del quartiere e di richiamare l’attenzione su una criticità cittadina davvero grande di chi verrà ad amministrare post giunta Valenti.

“Ci eravamo ripromessi di tenere un dignitoso riserbo in questa campagna elettorale, per evitare il rischio di strumentazioni politiche – premette il Comitato di quartiere – ma la notizia della “riapertura” della via Lido nel tratto crollato riteniamo che meriti una necessaria eccezione”.

“Perché quel tratto di strada è di fatto già aperto al traffico in senso alternato praticamente da una settimana dopo la frana – aggiunge il comunicato stampa – Cittadini esasperati con l’aiuto di incivili che hanno sistematicamente divelto le transenne le poche volte che queste venivano collocate al loro posto, si erano infatti creati un varco, disperati dalla mancanza di alternative, rendendola di fatto transitabile Stato di fatto che unito alla totale mancanza di controlli, in una situazione di oggettivo pericolo , si è protratto per molti mesi sino ad oggi”.
“L’azione dell’amministrazione è quindi poco più di una presa d’atto di una situazione di fatto – evidenziano quelli di via al Lido – e siamo inoltre molto preoccupati della stabilità di questo tratto di strada in concomitanza di eventi piovosi, tenendo conto che sopra lo stesso c’è un collettore fognario rotto. Ci chiediamo inoltre cosa sia cambiato in cinque mesi per permettere la riapertura, se a giudizio di questa amministrazione il transito non costituisce pericolo: allora, perché non riaprire la via Lido 5 mesi fa? Francamente dopo diversi mesi da quei tragici eventi dell’alluvione ci saremmo aspettati decisamente di più, con particolare riferimento:
✓ alla definizione di una viabilità alternativa (ricordate via Isola Ferdinandea? È ancora un baratro);
✓ alla rimozione delle cause di pericolo su quel tratto di strada ed in altri tratti della via Lido ( ricordate le
esplosioni fognarie? Due collettori sono ancora rotti, tremiamo al pensiero di quello che avverrà con eventuali piogge torrenziali tra Settembre e Novembre prossimi);
✓ ultima, e forse più importante, alla fattiva collaborazione per la risoluzione delle terribili condizioni a cui sono costrette le famiglie di sfollati della via Lido.”

“Vogliamo infine comunicare – conclude la presa di posizione – la ferma volontà di rimanere estranei alla contesa elettorale e sottolineare sin d’ora che saremo intransigenti con chiunque tenterà di strumentalizzare a fini elettorali le problematiche di quartiere, che siamo pronti a fare la nostra parte per fare conoscere ai futuri candidati i nostri problemi e le relative soluzioni, perché abbiamo i cassetti pieni di idee, progetti (alcuni dei quali immediatamente cantierabili), per ridare dignità al nostro quartiere di Via Lido/Via Isola Ferdinandea”.

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