Un sorriso dolcissimo, una cascata di riccioli neri, un’espressione birichina, da eterna bambina…questa è la dott.ssa Giuseppina Campisi, oggi.

Ma io l’ho conosciuta da piccola. I suoi avevano un bel negozio di corredi in Via Licata, dove anche i miei genitori svolgevano la loro attività lavorativa. Mia madre era una cliente affezionata del sig. Vito Campisi, un vero professionista, insieme alla moglie. Negli anni 70 si usava ancora preparare dei favolosi corredi di matrimonio alle ragazze da marito e gli articoli dei Campisi rappresentavano l’eccellenza dei ricami e dei tessuti. Il loro era il primo negozio di Sciacca. Il rapporto tra i Campisi e i miei, però, andava aldi là di quello tra venditori e clienti. Si era creato un bel rapporto di amicizia e stima reciproca e mia madre adorava i figli di quella magnifica coppia, principalmente Giusy che era una peperina: vivacissima e allegra, amava i panini preparati da mio padre, ma anche suo fratello Raimondo…detto Mondino e sua sorella Enza.

Dopo tanti anni, rivedere Giusy e conoscere dei suoi successi e delle sue conquiste in campo medico, mi ha riempito di gioia. Mi sono cimentata a leggere il suo curriculum e mi sono arresa alla decima pagina. Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria con la specializzazione in Ortognadonzia, la sua carriera ha goduto di una travolgente ascesa, grazie ai suoi studi sull’oncologia del cavo orale, delle malattie infettive e infiammatorie delle mucose orali. 200 le sue pubblicazioni internazionali. I premi conseguiti non si contano. 


Attualmente è Direttore della U.O. di Medicina Orale Azienda Ospedaliera Universitaria
(AOUP) “Policlinico P. Giaccone” di Palermo .Academic Senator UNIPA; Vice-Coordinator of the International and National PhD in Experimental Oncology and Surgery UNIPAChief of the Clinical and Research Sector of Oral Medicine “V. Margiotta”- _Top_Italian_Scientists_in_Clinical_Sciences

Tra le tante esperienze che raccontano della sua passione per la professione medica, c’è , nel 2018 una missione scientifico-umanitaria in India, con un team di docenti universitari, nell’insediamento dei profughi tibetani di Byakuppe, per insegnare alla comunità come effettuare correttamente il monitoraggio della salute orale.

I pazienti fragili sono stati al primo posto nella ricerche e negli studi che la Prof. Campisi ha svolto in questi anni della sua professione , mission degna di una donna determinata e di una studiosa sensibile quale era e continua ad essere la nostra Giusy. Il premio che riceverà domani dalla Comunità della Perriera non è che un piccolo tassello tra i tanti , prestigiosi riconoscimenti ricevuti, ma è un premio che vuole significare riconoscenza, ammirazione, ringraziamento…con un pizzico di orgoglio per le sue origini sciacchitane.

FLAVIA VERDE

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