Sicuramente il fatto che andiamo a raccontarvi sarà un segno dei tempi, ma considerato la notorietà che il valore di “unicità” ha acquisito con il monologo di Drusilla Foer a Sanremo ci proviamo ad utilizzarlo anche in un diverso contesto. Lo facciamo mettendo un po’ il naso in casa altrui, ma Intesa Sanpaolo ci perdonerà. Il nostro riferimento non è così nobile come quello di Drusilla, ma merita anch’esso dignità.

Perché anche le cose materiali, quando sono belle e artistiche, hanno il valore dell’unicità.

Così come lo avevano i due pannelli in ceramica, realizzati da due tra i più valenti ceramisti di Sciacca, che per decenni hanno abbellito i locali della filiale di Corso Vittorio Emanuele che fu nel tempo prima di Banca Sicula, poi di Banca Commerciale Italiana, IntesaBci, Banca Intesa e oggi di Intesa San Paolo.

Trattandosi di pannelli aventi entrambi come soggetto le bellezze di Sciacca, per migliaia di persone (clienti e non clienti) che nel corso di decenni hanno frequentato quell’ambiente, in un certo senso pubblico, erano diventati così familiari e apprezzati da essere considerati quasi un “bene comune”, un patrimonio della città di Sciacca.

E’ successo tuttavia che nel corso dei recentissimi lavori di restyling che hanno interessato la struttura i due pannelli sono scomparsi, in quanto non conformi al modello legato al nuovo concetto di filiale e per il quale tutte le filiali devono uniformarsi ad un’unico e rigido modello che non ammette alcun tipo di deroga, neanche nelle decorazioni artistiche sulle pareti.

Come cittadini interessati al bello abbiamo allora fatto una rapida indagine e abbiamo appreso che uno dei due pannelli è rimasto affisso alla parete ma è stato coperto con la sovrapposizione dei pannelli di edilizia utilizzati per rimettere a nuovo le pareti. L’altro pannello invece, quello che si trovava all’entrata di fronte alle postazioni self service, è stato smontato e non si sa dove sia andato a finire.

Senza entrare nel merito architettonico, se cioè la filiale rinnovata sarebbe stata più bella con sui muri in bella mostra queste due splendide espressioni della ceramica saccense, si può ben dire che le ragioni dell’UNIFORMITA’ di stile del modello di filiale IntesaSanpaolo hanno prevalso sull’UNICITA’ delle opere artistiche della rinomata ceramica sciacchitana.

Ci scusino Drusilla Foer e la Banca se li abbiamo tirati in ballo, ma è stato solo per far sentire la voce di chi ritiene che quei due pannelli meritassero maggiore attenzione e rispetto, magari anche donandoli al Comune di Sciacca per il Museo della Ceramica.

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