Non ce ne voglia la capitale della Somalia e neanche la città dei cinque sensi, ma quelle del titolo sono esattamente le parole utilizzate dal sig. Carlo Costa, residente in vicolo Consiglio, per descrivere la disastrosa condizione causata dalla mancanza d’acqua in questa scalinata che, in pieno centro storico, si arrampica da via Caricatore fino a via Eleonora d’Aragona, in uno dei quartieri più caratteristici di Sciacca.

Sono circa una ventina i nuclei familiari che abitano in queste case a digradare verso il porto, sopratutto persone anziane, alcune invalide, e poi marinai come il sig. Costa che per motivi di lavoro ha abitato anche in Somalia, a Mogadiscio.

“Li c’era solo il pozzo per rifornirsi di acqua – dice – ma almeno in quello l’acqua non scarseggiava”.

Quando in vicolo Consiglio arrivano i Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva per verificare come stanno davvero le cose, attorno al sig. Costa si crea subito un capannello di cinque residenti che raccontano di una situazione per la quale una città civile dovrebbe vergognarsi.

Da circa tre mesi in vicolo Consiglio l’acqua arriva con un flusso di pressione talmente modesto da non riuscire a rifornire neanche i piani terra.

Nelle pochissime ore di erogazione, anche in piena notte, gli abitanti accendono i motori d’acqua nel tentativo di farne arrivare almeno un filo quanto bei rubinetti e sopratutto si affollano attorno all’unica fontanella pubblica per riempire i bidoni o i serbatoi più vicini servendosi di tubi di gomma, spesso creandosi momenti di comprensibile tensione tra i protagonisti di questa caccia al tesoro.

C’è il marinaio che per andare in bagno e per lavarsi gli indumenti utilizza i servizi del peschereccio su cui lavora, c’è chi porta dai parenti sacchi pieni di roba da lavare, l’anziano che trascina in casa bidoni pesanti, l’invalida che ogni mattina si affaccia sul terrazzino mescolando lacrime e imprecazioni.

Caterina e Carlo ci dicono di aver trascorso ore ed ore appesi al telefono per contattare il centralino dell’A.I.C.A. e di aver ripetutamente segnalato il problema alla centralinista di turno, finora comunque senza alcun riscontro concreto.

Sono esasperati gli abitanti di vicolo Consiglio, fino al punto di aver interpellato un legale e sottoscritto un esposto denuncia nei confronti di A.I.C.A.

Fino ad alcuni mesi addietro nessun problema, l’acqua arrivava con un flusso adeguato che consentiva di alimentare i piani superiori e i recipienti sui tetti.

Poi improvvisamente, qualcuno ritiene in coincidenza con la prima bomba d’acqua di novembre scorso, il flusso di portata si è drasticamente affievolito e sono iniziati i problemi.

A ciò si aggiunga che in vicolo Consiglio non di può neanche far ricorso all’autobotte, essendo costituito tutta da gradini.

Insomma, una situazione da terzo mondo, ancor più aggravata dalla presenza di grossi topi che scorrazzano nella porzione di terreno invaso da erbacce mai tagliate.

I Procuratori dei Cittadini stanno ad ascoltare, prendono appunti e assicurano che interverranno anche loro per intimare alla direzione di A.I.C.A. un intervento risolutivo o per attuare in mancanza altre iniziative a tutela degli abitanti di vicolo Consiglio.

Un pensiero su “IN VICOLO CONSIGLIO A SCIACCA È PEGGIO CHE A MOGADISCIO”
  1. Caro Nino, mi hai fatto venire un sentimento di nostalgia, vedendo questi luoghi. Io sono cresciuto in questo rione, dove abitava mia nonna, un luogo magnifico, una scala che ci permetteva di correre su e giù per gioco, allora molto trafficata di persone che la usavano per arrivare alla porta di mare e quindi nel cuore della città. Mi legano tanti momenti trascorsi con i miei coetanei, ormai tutti lontani da questo incantevole sito. Allora, parlo di 60 anni fa, devo dire che l’acqua arrivava, le molte fontanelle, che vi erano, venivano giornalmente alimentate con acqua corrente e le massaie si affollavano per riempire i loro contenitori. Era uno spettacolo!!!!!! Adesso, mi rammarico per quello denunciato dal vostro servizio, sembra davvero un posto degradato a cui non importa niente a nessuno la situazione in cui versa, eppure bisognerebbe valorizzarlo portarlo allo splendore di una volta e dare modo agli abitanti del luogo di essere fieri di vivere in questa zona. La scala e di un fascino unico che si incrocia con un’altra scala che proviene dalla galleria dismessa a sua volta incrocia con un’altra scala anch’essa da valorizzare che porta al parcheggio sotto Piazza A. Scandaliato. Queste serie di scale si congiungo tutte con la grande meraviglia di scala che dalla marina porta al nostro belvedere del cosiddetto “CHIANU”. Un’altra perla del quartiere della marina abbandonato!!!!!!!!!!!!!!!

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