Quello che segue non è mio. Chi ha scritto il post, su facebook, mi ha autorizzato a pubblicarlo su ServireSciacca ma non a mettere in mostra il suo nome, che preferisce circoscrivere solo alla sfera dei suoi contatti attentamente selezionati

“Oggi, su FB, mi hanno etichettato come boomer. Essenzialmente perché ho sottolineato che l’educazione, la cortesia e i modi sono importanti.

Io nemmeno sapevo cosa volesse dire boomer. Cioè, a orecchio, mi tornava il baby boom ma non sapevo che avessero coniato questo termine, inteso in senso dispregiativo, per indicare una persona – a quanto pare – “antica”.

Non ci sto volutamente dietro a questi inglesismi. Io sarei nata anche negli anni ’80, fra le cose…
Ma comunque…
Mi è venuto in mente che si può fare poco con i ragazzetti – tipo dirgli di non parlare uno sopra l’altro, di chiedere scusa se qualcuno ci resta male, di stare un minimo composti etc. – se, poi, la mia generazione, quella degli ipotetici genitori, trova l’educazione fuori moda.

Eppure, secondo me, ogni forma di rendimento scolastico è assolutamente meno rilevante del modo adeguato di comportarsi nel contesto sociale”.

Come non essere d’accordo con chi ha scritto questo post? E se il termine “boomer” lo intendessimo come un complimento e un riconoscimento di virtù personali?

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