Cari lettori, oggi 1 settembre il blog giornalistico ServireSciacca ritorna in piena attività dopo la pausa mensile di agosto, mese bollente nella temperatura ma invece assai tiepido sul fronte delle notizie importanti che hanno riguardato la nostra città.

Per riprendere le file del discorso vi propongo una “top ten” di 10 notizie che mi sono apparse significative, quanto meno secondo il punto di vista di ServireSciacca:

1. Il violinista Francesco La Bruna, invitato a Sciacca per esibirsi in una serata musicale dedicata a Bach inserita nel cartellone di Sciacca Estate 2021, ci ha lasciato un contributo di sensibilizzazione civica ed ecologica recandosi a suonare (cfr. foto)con il suo violino tra i rifiuti di ogni tipo depositati sotto il ponte antistante lo stabilimento delle vecchie Terme. La spunto di protesta è stato raccolto dal maestro Franco Vito Gaiezza, che ha proposto ai musicisti saccensi di dar vita ad uno speciale concerto con l’obiettivo di sensibilizzare chi di dovere ad una pulizia del luogo. La Bruna e Gaiezza non sono di Sciacca e quindi ignorano che qui da noi il senso del decoro è merce rara e che proprio quel luogo era stato ripulito poco tempo prima. I musicisti di Sciacca non hanno risposto all’appello, ma come dar loro torto? Rischierebbero di far concerti a tempo pieno per sensibilizzare la cittadinanza alla pulizia dei luoghi pubblici.

2. Taglio del nastro per la Via Perollo, rinnovata dall’idea progettuale dell’Ecomuseo dei 5 Sensi, finanziata dall’iniziativa nota sotto il nome di “Rigenera”, con lavori realizzati direttamente da nostri ceramisti e da aderenti al Museo dei 5 Sensi. Protagonista del nuovo look è proprio la ceramica saccense. Presente all’inaugurazione la sindaca Francesca Valenti, ma gli autentici primi attori del momento sono stati Matteo Mangiacavallo e Viviana Rizzuto, cui si deve l’indubbio merito di questa apprezzabile iniziativa di riqualificazione urbana.

3. Il programmato concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana nel piazzale dinanzi allo stabilimento delle Terme viene annullato all’ultimo momento per il forte vento. L’idea era stata del nostro assessore al turismo Sino Caracappa, che avrebbe così voluto simbolicamente riaprire le porte dello stabilimento per accogliervi i musicisti, ma EOLO (dio del vento) deve essersi incazzato di brutto per questa riapertura soltanto simbolica, che al danno avrebbe aggiunto la beffa: troppo grande è infatti l’onta subita dalla città di Sciacca a causa della totale chiusura delle sue Terme per accontentarsi di una sommaria e provvisoria pulizia dei saloni finalizzata a una simbolica e momentanea riapertura del portone di ingresso allo stabilimento. A volte la saggezza delle antiche divinità ha la vista più lunga dei nostri moderni amministratori.

4. Francesca Valenti dichiara: “non considero così grave la foto che mi ritrae tra le persone che tenevano lo striscione contro Musumeci, in ogni caso non la rifarei”. Perché sindaca? Su ciò che è verità non dovrebbero essere ammessi pentimenti, neanche in nome dell’opportunità. Il Presidente Musumeci ha davvero tradito il nostro territorio, ha fatto meno di nulla a favore di una riapertura delle nostre Terme e si è rifiutato di confrontarsi con le forze politiche e sociali della città sulla questione termale. Io invece, se fossi stato sindaco, dietro quello striscione ci sarei anche ritornato, per dimostrare al mondo intero e in primis proprio a Musumeci che quella marcia su Palermo (da organizzarsi assai meglio) non era una trovata di marketing politico quanto piuttosto l’espressione di una ritrovata dignità cittadina.

5. Vengono piantumate 150 piantine con fiori colorati nei grandi vasi vuoti del centro storico. Si tratta, spiegano quelli del settore verde pubblico, di piante resistenti ai cambiamenti climatici. Il sindaco Valenti e l’assessore Venezia dicono che si è voluto rinnovare il verde pubblico, che è anche arredo urbano, per dare nuovo decoro a luoghi simbolo del centro storico. Seguono diversi commenti più o meno critici e polemici. A Sciacca ogni cosa diventa occasione di scontro pretestuoso, anche 150 piantine con fiori colorati. Rimane tuttavia il fatto che utilizzare 150 piantine di fiori facendone il contraltare di un tema grosso come quello del verde pubblico e del decoro urbano della città è come andare a caccia di un elefante con una pistola ad acqua.

6. La stampa regionale e nazionale si occupa in più occasioni delle grotte vaporose di Monte Kronio, riaperte alle visite culturali e turistiche grazie ai volontari dell’Ecomuseo Diffuso dei 5 Sensi, che ne ha ottenuto l’affidamento direttamente da Nello Musumeci. Le previsioni più ottimistiche vengono superate, i visitatori sono oltre 2 mila nel mese. La sera del 12 agosto, come una sorta di fiore all’occhiello, il Museo Diffuso dei 5 Sensi organizza sul sagrato della basilica di San Calogero anche una serata di voci e suoni, tra poesia e racconto, dedicata al mito di Dedalo, strettamente legato alle grotte vaporose. Letture, canti e musica, e alla fine iil contributo emozionante dell’attore Alfonso Veneroso, che dà voce ed anima ad una delle più belle poesiedi Vincenzo Licata, dedicata al mare in tempesta. Il tutto sta lì a dimostrare che nelle cose che appaiono difficili, tante volte per realizzarle occorre solo crederci e mettere in campo la necessaria determinazione.

7. L’ex sindaco, Ignazio Messina, prende carta, penna, calcolatrice e qualche buona fonte informativa per fare i conti al Comune, dimostrando cifre alla mano (a suo dire) che al Comune costa più collocare le transenne che asfaltare le buche: considerato che Sciacca ha una sorta di record mondiale per numerosità di transenne, consiglieremmo al competente assessore di verificare bene i conteggi dell’ex sindaco, facendoci di conseguenza sapere se Ignazio Messina ha preso lucciole per lanterne oppure se, avendo ragione, occorre immediatamente dar corso alla sua preziosa indicazione.

8. Una delle pagine più nobili della storia di Sciacca, che in tanti stanno purtroppo dimenticando, rivive nella pagine di una splendida pubblicazione curata da Edizioni ZeroNove25 ed opera della ricercatrice Jacqueline Grigis Di Carlo, francese naturalizzata sciacchitana: il titolo del libro è “ La Strana Storia del Dixmude” e viene presentato la sera del 20 agosto presso l’atrio delle Giummare, con l’intervento tra gli altri dell’on.le Calogero Mannino e dell’autrice. In esso viene dettagliatamente ricostruita, a seguito di ricerche analitiche e approfondite, l’intera storia del Dixmude e del ritrovamento nelle acque del mare di Sciacca dei resti delle 50 persone, tutte francesi, che vi erano a bordo nel momento in cui il pallone dirigibile, orgoglio dell’aviazione francese, cadde in mare in una notte di tempesta. Nel libro riemergono con forza non solo la figura del comandante Jean Du Plessis ma anche quelle dei pescatori di Sciacca che con generosità si adoperarono nel recupero dei poveri resti e poi, fulgida, quella dell’indimenticabile Padre Arena, cui si deve la costruzione all’epoca di un vero e proprio ponte di fraternità e solidarietà tra l’Italia e la Francia per tutto quanto connesso al disastro del Dixmude. Padre Arena venne all’epoca insignito della più alta onorificenza della repubblica francese e oggi sicuramente il suo sonno eterno rimarrà turbato dalla visione delle condizioni in cui versa la colonna votiva sul lungomare delle Terme con su in cima la Madonnina, da lui voluta e fatta realizzare a ricordo di quell’evento, transennata ormai da anni senza che i necessari lavori di restauro siano mai iniziati. Inutile dire che è caduto nel vuoto l’ennesimo appello, in occasione dell’uscita del libro, di ridare lustro ed onore a questa colonna votiva.

9. Il dilemma che ha “ossessionato” e anche appassionato il cittadino medio sciacchitano è stato quello del portale del Laurana in via Incisa, sotto forma di un angoscioso dilemma: togliamo i due alberi antistanti il portale oppure li lasciamo lì ? Da una parte l’ispettore onorario ai monumenti architetto Pippo Cattano, che nel suo progetto di restauro del sito aveva inserito la rimozione e spostamento dei predetti due alberi, ottenendo il parere positivo sull’argomento del sovrintendente provinciale Michele Benfari e l’adesione manifestata dal Comune: dall’altra parte Anita Lorefice il Comitato dei Poeti estinti, contrari alla rimozione e promotori di una raccolta di firme che ha superato quota 1.500. Sull’argomento sono stati spesi fiumi di parole e di argomentazioni, indicativi di come nella nostra città ci si perda dietro al particolare e sfugga poi il generale. Non è ancora dato sapere come finirà, ma dopo i recentissimi interventi di Legambiente e di WWF, contrari alla rimozione, le quotazioni della tesi rimozionista appaiono in deciso ribasso

10. Ha preso il via la nuova gestione pubblica del servizio idrico da parte di AICA, che raggruppa 33 comuni e che dovrebbe assicurare, si spera, un miglior servizio rispetto alla gestione fallimentare e criminale di Girgenti Acque. A Sciacca la rete è un colabrodo, 200 perdite fanno disperdere circa il 50% delle risorse idriche. La Regione ha stanziato 10 milioni di euro per dotare il nuovo soggetto pubblico del necessario capitale finanziario, ma i 33 Comuni dovranno poi restituirli pro quota in soli 5 anni. Si scatenano le polemiche, interi quartieri della città rimangono privi di acqua per giorni e giorni, l’amministrazione comunale viene messa ripetutamente sotto accusa, ma essa ribatte sostenendo che le accuse di parte politica sono solo strumentali. La stessa AICA chiede scusa: “siamo al lavoro da soli 20 giorni e ci sono tante criticità che abbiamo ereditato, ci vuole pazienza”. Viene da chiedersi: e se Selvaggia Lucarelli fosse venuta a Sciacca?

3 pensiero su “LA “TOP TEN” DI UN AGOSTO BOLLENTE”
  1. Caro Nino, ti faccio i complimenti per la chiarezza, lo stile giornalistico e quel pizzico di ironia con cui hai proposto questa sintesi di notizie relative al mese di agosto. Ti faccio però notare che hai dimenticato di fare cenno ad una pubblicazione importante sulla tonnara di Sciacca e di Capo Granitola. Un lavoro documentato, scritto bene e con tante foto. Pippo Verde

  2. Sempre preciso e puntuale, caro Nino, complimenti, comunque speriamo e continuiamo a sperare in tempi migliori con la collaborazione di giovani, amanti della nostra città, senza diatribe e per il bene comune

  3. Ottimo articolo! Nella mia visita feriale a Sciacca ho notato una chiusura “diffusa” di tutto ciò che è arte, monumenti, storia di Sciacca. Consiglierei quindi a Nino di soffermarsi (magari a puntate) sul PERCHE’ qualunque monumento a Sciacca è chiuso (per es. perché la colonna votiva del Diximude è in restauro da anni? Di chi le responsabilità?).

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