Ascoltando l’intervista in TV all’assessore Sino Caracappa sull’estate saccense, non so perché mi è venuta in mente l’Arena Micron…

C’era una volta l’Arena Micron, come dire tutto ciò che non abbiamo più.

Un luogo che nel ricordo di chi l’ha frequentato per tanti anni diventa quasi magico. Con i suoi profumi, con il suo panorama sul mare, con la sua particolarissima atmosfera… e nonostante quelle sue scomodissime sedie in ferro, di colore verde, che ospitavano all’incirca duecento spettatori nelle serate di pienone.

Era il cuore pulsante dell’Estate Saccense, quando l’estate saccense veniva pianificata con largo anticipo, quando durava quasi tre mesi e presentava un ricco e variegato cartellone artistico: rassegna cinematografica estiva, rassegna teatrale (il più gettonato era il Teatro Sud di Catania con uno strepitoso Turi Scalia), operette, concerti (uno degli ultimi è stato quello di Renato Carosone), danza classica, cabaret, ecc. ecc.

Per chi non l’ha conosciuta, e magari non sa neanche cosa fosse l’Arena Micron, ecco una breve narrazione del luogo.

Era una magnifica terrazza, chiusa su tre lati e aperta verso il mare sul quarto, ubicata all’interno del complesso monumentale di Santa Margherita con ingresso dalla Via Incisa. Al riparo dai venti, tranne nei rari casi di scirocco, aveva il muro laterale vicino al palcoscenico splendidamente ricoperto da una lussureggiante vegetazione di edera rampicante.

E poi tanti fiori, gelsomini e giglioni, che rendevano l’aria inebriante di profumi.

Il gestore era il mitico Sig. Raso, ma nella programmazione del cartellone estivo intervenivano il Comune di Sciacca e l’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo.

Tanti artisti, anche celebri, hanno calcato quel piccolo palcoscenico estivo di provincia, con un pubblico sempre puntualmente numeroso e generoso negli applausi.

E poi tanti film visti sotto un cielo stellato e fino a tarda ora, con il valore aggiunto della suggestiva visione, ormai svanita nel tempo, delle lampare che lasciavano il porto…

Ricordo bene che l’ultimo film che ci ho visto è stato Witnesss – il Testimone, con Harrison Ford candidato all’Oscar e una splendida Kelly Mcgillis, regista Peter Weir.

Era l’estate del 1985.

Poi la chiusura, a causa dei lavori, mai ultimati, che avrebbero dovuto trasformare l’antico sito conventuale, allora adibito cinema, in un grande museo.

Ma del Museo, dopo 35 anni, ancora non c’è traccia e Sciacca non ha più la sua bella Arena estiva.

Ridateci l’Arena Micron, verrebbe da gridare, insieme a tutto ciò che essa ha rappresentato.

E non si tratta soltanto di una nostalgica affermazione: dietro il ricordo dell’Arena Micron, che nessun successivo luogo di intrattenimento estivo ha potuto degnamente sostituire, ci sta quella Sciacca di cui si poteva andar fieri e che oggi non esiste più, se non nel malinconico ricordo di chi l’ha vissuta.

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