Riapriranno presto i battenti le grotte vaporose di Sciacca sul Monte Kronio, ad uso unicamente turistico e culturale. 

La notizia arriva del tutto inattesa ed è destinata a “movimentare”, speriamo in positivo, l’acqua stagnante del derelitto patrimonio termale di Sciacca e il panorama in movimento dell’offerta turistica della città.

La Presidenza della Regione siciliana ha infatti concesso all’Ecomuseo dei 5 Sensi, impresa sociale no profit che tutti abbiamo ormai imparato a conoscere a Sciacca e non solo, l’uso delle grotte vaporose per finalità, come detto, turistiche e culturali.

La concessione ha durata annuale e le grotte saranno visitabili gratuitamente.

L’accesso dei visitatori avverrà non più attraverso il Grande Albergo di San Calogero, come lo era quando le grotte vaporose venivano utilizzate per finalità terapeutiche come reparto cure termali, ma da una porta di ingresso ubicata sotto l’ingresso principale del Santuario, vicino la grotta dell’Eremita.

Il bene naturalistico di maggiore importanza che abbiamo a Sciacca, considerato unico a livello mondiale, ritorna quindi nella disponibilità della città, attraverso l’Ecomuseo dei 5 Sensi, che come Cooperativa di Comunità sta svolgendo un’azione incisiva di promozione della Bellezza e della Identità di Sciacca sui mercati turistici nazionali e internazionali.

Nel dare la notizia alle imprese, alle associazioni e agli operatori che del MD5S fanno parte, la presidente Viviana Rizzuto era raggiante, consapevole del carattere di crescita esponenziale che questo bene naturalistico così unico può assicurare all’intera comunità di Sciacca.

Le grotte vaporose erano state chiuse oltre sei anni fa, unitamente a tutto il patrimonio termale di Sciacca. A lungo la Regione siciliana le aveva considerate non aggregabili agli altri beni del complesso termale di Sciacca ai fini dell’inserimento nel procedimento mai concluso di privatizzazione, salvo poi a ricredersi quando per merito degli esponenti del Comitato Civico l’assessore Armao si era finalmente convinto dell’autonomia funzionale e giuridica (bene demaniale) delle Grotte rispetto al Grande Albergo di San Calogero.

La concessione in uso che adesso ne viene fatta all’Ecomuseo dei 5 Sensi conferma questa “autonomia” così come può ritenersi che non debba in alcun modo risultare preclusiva all’inserimento delle medesime grotte nell’avviso pubblico per la concessione in affidamento a privati del complesso termale, che la Regione siciliana rimane chiamata a fare per legge (salvo modifiche che dovessero sopravvenire). 

Per il momento godiamoci la novità, che ha come finalità la valorizzazione anche internazionale di un bene naturalistico di assoluta importanza: riaprire le porte delle nostre Stufe significa infatti dare la possibilità, in particolare ai più giovani cittadini di Sciacca (si pensi alle scuole) e ai turisti, di conoscere il fenomeno straordinario di vapori con una umidità del 100% e con una temperatura di 40 gradi che risalgono dalle viscere della montagna e arrivano in quell’antro di Dedalo che il mondo dovrebbe invidiarci.

Per un loro riutilizzo terapeutico i tempi non sono evidentemente ancora maturi, ma quando le cose complicate cominciano a smuoversi non sono neanche da escludersi i nuovi e ulteriori sviluppi.

In un comunicato stampa l’Ecomuseo dei 5 Sensi scrive quanto segue:

“ Negli scorsi mesi avevamo avanzato una proposta di gestione degli accessi alle stufe di San Calogero, a titolo gratuito, e per fini turistico-culturali. Punto centrale della proposta il coinvolgimento delle tante associazioni e realtà che fanno parte della rete e che costituiscono il Museo Diffuso dei 5 Sensi. La proposta ha ottenuto riscontro positivo da parte della Presidenza Regionale che l’Ecomuseo ringrazia per la fiducia accordata”.
“La riapertura delle stufe di San Calogero, anche se per il momento a soli fini storico-naturalistico-culturali, consente di riattivare la memoria di una città e la consapevolezza di un’intera comunità verso parte del suo patrimonio dall’inestimabile valore e permette di farla conoscere e renderla fruibile al turismo internazionale.  Si tratterà di una fruizione totalmente gratuità gestita, così come è stato fatto con l’apertura della Badia Grande, assieme alle tante realtà saccensi che condividono la volontà di recuperare e valorizzare le perle identitarie da troppo tempo non più fruibili.”
In attesa che le strutture termali possano essere riaperte, i cittadini di Sciacca e i visitatori avranno l’occasione di riscoprire le grotte del Monte Kronio tra miti, storia, arte e fenomeni naturali. È prevista nei prossimi giorni una conferenza stampa del Museo Diffuso dei 5 Sensi per dettagliare l’iniziativa e illustrare le condizioni di gestione volontaria e comunitaria con cui verrà affrontata l’apertura”.

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